La XVI edizione del festival si struttura intorno a un interrogativo: è possibile pensare ad un futuro diverso? Dobbiamo davvero credere che questo mondo sia l’unico possibile come se fossimo pedine in un gioco di una serie distopica?
Progetto rivolto a studentesse e studenti delle scuole di secondo grado (3a, 4a, 5a classe). Focus: "Serie televisive – Intelligenza Artificiale generativa nei nuovi orizzonti immaginativi". Scadenza per partecipare: 30 settembre 2024.
Un’anticipazione del festival con un primo appuntamento inedito: venerdì 17 maggio, al Piccolo teatro di Potenza, salirà sul palco Steven Brown, compositore e polistrumentista americano, cofondatore della band cult della new wave, i Tuxedomoon.
Pensare la danza, il teatro e le arti performative nello spazio europeo. Focus su Milo Rau e Daria Deflorian. Potenza, febbraio-aprile 2024. Il programma completo.
Anche questa volta Donato Faruolo ha saputo cogliere attraverso un segno grafico-artistico performativo il senso del concept del festival, “Sotto/Sopra”.
La XV edizione andrà alla ricerca di alleanze tra esseri umani – e tra esseri umani e non umani – e avrà la capacità di guardare il mondo da prospettive diverse tra il sopra e il sotto.
Il melograno ha trovato il luogo definitivo dove potrà continuare la sua vita, oramai ultra 74enne.
Una personale, particolare riflessione sullo spettacolo Sovrimpressioni di Deflorian/Tagliarini.
Quartiers libres ha in sé qualcosa di perturbante che difficilmente ti abbandona, tanto è implicato il corpo dell’artista.
Tutto brucia, ovvero Le troiane di Euripide riscritto dai Motus: l'archetipo di tutte le guerre, Troia, come paradigma dell'inimicizia tra uomo e natura.
Riflessioni sul "Comunismo queer" di Federico Zappino, protagonista dell'ultimo appuntamento della sezione "Vertigini. Seduti sull'orlo dell'abisso".
Quello di Annalisa Metta è un testo strutturato per nuclei narrativi, che vuol far interagire su più piani l'estetico, il riflessivo e il narrativo.
Il concept della XIV edizione: un monito a un dire eccessivo e prevaricatore, alla violenza della condanna e dell'esclusione, alle perentorie definizioni, alle pratiche di dominio e violenza.
Un nuovo percorso di riflessione sul nostro tempo con pensatori che si arrischiano su nuovi sentieri. Primo ospite: Massimo Cacciari, che ha presentato il suo ultimo saggio presso il Polo Bibliotecario di Potenza il 3 giugno 2022.
Libri con l'autore. Dopo le bellissime pagine dedicate a Robert Musil all’interno di Dallo Steinhof, Massimo Cacciari ritorna a riflettere teoreticamente su L’uomo senza qualità.
Due commenti sull'installazione/performance Book is a Book is a Book di Trickster-p alla cappella dei Celestini di Potenza.
Il ciclo di incontri e approfondimenti ha portato gli studenti dietro le quinte.
Ottantanove di Frosini/Timpano gira intorno al concetto di rivoluzione, termine che ha subito uno slittamento semantico.
Il capannone della Metaltecno, a Tito Scalo, è diventato l'altare su cui sacrificare e glorificare la vita artistica di Olivier Dubois.
La presentazione pubblica di Genealogia avverrà il 30 settembre ma il laboratorio che gli dà vita è partito da una decina di giorni.
Con smartphone e cuffiette attraverso i prefabbricati di Bucaletto, nella periferia di Potenza.
«A che serve tutto questo? A che serve il teatro? Serve a me». Eugenio Barba al Città delle 100 scale festival.
A poche settimane dalla sua scomparsa, una riflessione in ricordo di Jean-Luc Nancy.
Il 3 settembre, alle ore 18.30, presso il circolo Arci Officine Macondo di Potenza, l'evento-festa che inaugura la 13a edizione del festival e celebra i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. Segue una selezione musicale di PJ e visuals di Utopotronik.
Note al montaggio video appositamente pensato e realizzato per Un brindisi con Dante, festa d’inaugurazione della tredicesima edizione del Città delle 100 scale festival.
Il concept della tredicesima edizione del Città delle 100 scale festival, in programma dal 31 agosto al 31 ottobre 2021.
Laboratorio di Luna Cenere e Compagnia Körper per danzatori, amatori, amanti e appassionati della danza e della scena. A Potenza dal 21 al 30 settembre. Scadenza presentazione candidature: 16 settembre 2021.
Martedì 31 agosto, al teatro Due Torri di Potenza, lo spettacolo "Fratto_X" inaugura la 13a edizione. Biglietti in vendita online
Grazie al successo di Temporaneamente, Bucaletto, tante persone si sono inoltrate nella realtà di in uno dei quartieri più problematici di Potenza, costruito dopo il terremoto del 1980.
Il 9 ottobre il reading itinerante della compagnia Fanny & Alexander dal titolo Se questo è Levi sull'opera di Primo Levi. Nello stesso giorno Liliana Segre ha tenuto il suo ultimo discorso pubblico prima di ritirarsi a vita privata alla veneranda età di novantanni.
Il “senza” rete di Donato Faruolo e Archizoom: nella comunicazione visiva del festival, il reticolato di No-stop city si anima di strappi e lacerazioni, in cerca di un possibile fuori.
#MutazioniCovid19 è il diario fantastico, parallelo a quello reale, di due amici che si sono scambiati messaggi e foto in alcuni giorni della fase più critica della chiusura totale.
Abbiamo visto gli artisti e gli spettatori entrare nel capannone della Metaltecno – il capannone nella zona industriale di Tito Scalo che accoglie la seconda parte del festival – e manifestare meraviglia come è consono fare entrando in una cattedrale.
Danza, musica, teatro conversazioni sulla città: lo spazio industriale palcoscenico della riflessione sull’oggi.
L'abisso è il vivido e drammatico racconto a sé e agli altri di uno scrittore alle prese con la strage nel Mediterraneo e dell’orrore dell’indifferenza quotidiana, di quella zona grigia che la filosofa Hannah Arendt qualifica come la banalità del male.
La performance di Kepler-452 è stata interamente pensata, scritta e composta durante il lockdown non solo con l’urgenza di capire, ma già con l’intento di non rinunciare a una riflessione individuale e collettiva.
Quale “normalità” dopo il sonno immunizzante? È possibile destarsi se si portano ancora addosso gli interrogativi paralizzanti dell’inquietudine? Cosa non va, cosa è cambiato, quale esperienza ci ha attraversato, cos’è in procinto di accadere?
Siamo alla ricerca di nuovi orizzonti culturali, sociali e politici di fronte a una condizione esistenziale segnata dalla precarietà e dal disorientamento rispetto al futuro.
Costellazione di parole e concetti che propone alcune idee spigolate su varie fonti, o riprese da discussioni e seminari realizzati da Basilicata 1799, attorno al titolo dell’XI edizione del festival: vuoto/pieno.
Nato nel 2017 dall'incontro dell'autore con l'International Art Gallery&Academy “Porta Coeli” di Venosa, il progetto viene presentato alla Biennale d'Arte di Firenze dove riscuote il premio “Lorenzo il Magnifico” per la fotografia.
Proximo e Overload, da prospettive teatrali e drammaturgiche diverse, misurarno gli effetti che le nuove tecnologie e le attuali modalità di comunicazione hanno sul nostro modo di vivere, conoscere, relazionarsi, amare.
Molti gli artisti e gli spettacoli indicati in nomination che hanno fatto parte del programma del Città delle 100 scale festival.
L’inverno delle Supplici nel quartiere Bucaletto, in un frangente delicato e determinante per una storia, in parte non scrivibile, della città.
La falce e il martello: nel racconto di DeLillo e nel flusso di coscienza messo in scena da Gosselin, i simboli di forza e volontà di cambiamento diventano totem di snaturamento sociale e umano.
Un’attualizzazione del dramma shakesperiano nella trasfigurazione circense: nuove letture e nuova vita per un classico.
Il divenire animale e la visione panica di Antonio Ligabue nel lavoro poetico e potente firmato da Francesca Foscarini.
Laboratori site specific e momenti di confronto con autori e critici: protagonisti gli studenti della città.
Lo spettacolo di Babilonia Teatri ripercorre la dinamica del rapporto padre-figlio in un’eterna e rinnovata conflittualità.
Il “giornale notturno” dell’artista olandese Jan Fabre, interpretato da Lino Musella, procede per rapsodie e associazioni nel fondo di una visione artistica e vitale dove umano, animale e inorganico si con-fondono.
Uno spazio aggregativo in cui creare, partecipare, conoscere e condividere. Dieci appuntamenti in corrispondenza di altrettanti eventi del festival.
La macchina spettacolare del duo belga Berlin nella zona industriale di Tito è un dispositivo sulle relazioni che ha rimesso al centro della socialità uno spazio dismesso, riconvertendolo simbolicamente alla produzione di senso.
Vuoto/Pieno. Città delle 100 scale festival ragiona sulla città e ne muta il senso, intervenendo da anni nei luoghi di una nodalità implicita e potenziale, nell’eccentrico, nel periferico, non solo topografico.
Superati i primi dieci anni di attività, l’undicesima edizione del festival si prospetta come quella di transizione.
Il Città delle 100 Scale festival torna a Potenza con un programma internazionale, capace di abitare, come da tradizione, luoghi consueti e spazi urbani insoliti attraverso il teatro e le arti performative.
"Non si tratta più soltanto di ritrarre il mondo. Si tratta di cambiarlo. L'obiettivo non è quello di rappresentare il reale, ma di rendere reale la rappresentazione stessa". Al festival un progetto su e con Milo Rau.
L’essere è singolare e plurale, al tempo stesso, indistintamente e distintamente. È singolarmente plurale e pluralmente singolare. (Jean Luc Nancy)
Yukel, ci parlerai del volto?
Tutti i volti sono il Suo volto; perciò Egli non ne ha nessuno. (Reb Alen, rabbino immaginario di Edmond Jabès)
Appunti su Antonio Negri – in dialogo con Roberto Esposito – che rimettono al centro categorie interpretative dei processi in atto come fuori/dentro.
Favorire la conoscenza e lo scambio di pratiche performative tra gli artisti stranieri e le realtà del territorio italiano.
Appunti per una riflessione intorno al tema del festival. È intorno alla relazione fuori/dentro che ruota il dialogo tra Roberto Esposito e Toni Negri all’interno del volume “Effetto Italian Thought” (Quodlibet, 2017).
Il Città delle 100 scale festival in questa decima edizione torna a riempire spazi consueti e luoghi insoliti di Potenza e Matera con un cartellone di grande respiro internazionale.
Si può immaginare lo svolgersi della nostra esistenza dentro un’inestricabile trasparente gabbia, da cui sembra impossibile uscire. È l’assoluta immanenza.