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Motus, tutto brucia (Claudia Pajewski)
Motus

Tutto brucia

23 settembre 2022, ore 20.30

Potenza, teatro F. Stabile

8 euro / ridotto 6 euro [acquista online]

Ideazione e regia Daniela Nicolò e Enrico Casagrande. Con Silvia Calderoni, Stefania Tansini e R.Y.F. (Francesca Morello) alle canzoni e musiche live. Testi delle lyrics Ilenia Caleo e R.Y.F. (Francesca Morello). Ricerca drammaturgica Ilenia Caleo. Cura dei testi e sottotitoli Daniela Nicolò. Traduzioni Marta Lovato. Disegno luci Simona Gallo. Direzione tecnica e luci Simona Gallo e Theo Longuemare. Ambienti sonori Demetrio Cecchitelli. Design del suono live Enrico Casagrande. Fonica Martina Ciavatta. Assistenza tecnica Francesco Zanuccoli. Props e sculture sceniche _vvxxii. Video e grafica Vladimir Bertozzi. Produzione Elisa Bartolucci. Organizzazione e logistica Shaila Chenet. Comunicazione Isabella Cruciani. Promozione Marta Lovato. Distribuzione internazionale Lisa Gilardino. Ufficio stampa comunicattive.it.  Una produzione Motus e Teatro di Roma – Teatro Nazionale con Kunstencentrum VIERNULVIER (BE). Progetto di residenza condiviso da L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna e Santarcangelo dei Teatri. In collaborazione con AMAT e Comune di Fabriano nell’ambito di “MarcheinVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma” progetto di Mibact e Regione Marche coordinato da Consorzio Marche Spettacolo. Con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna. Si ringraziano HĒI black fashion, Gruppo IVAS.
Foto © Claudia Pajewski.

motusonline.com

Porto il lutto per i figli morti in guerra
Per le donne fatte schiave
Per la libertà perduta
Oh amate creature, tornate, venite, venite a prenderci!

Silvia/Ecuba sussurra queste parole intrecciate alle musiche e lyrics di R.Y.F. (Francesca Morello), Stefania squarcia l’aria con un pesante coltello e un falcetto contadino, come nei riti collettivi di cordoglio scomparsi del sud Europa. Basta forse questa immagine per entrare in Tutto Brucia, una riscrittura delle Troiane di Euripide – attraverso le parole di J.-P. Sartre, Judith Butler, Ernesto De Martino, Edoardo Viveiros de Castro, NoViolet Bulawayo, Donna Haraway. Il lamento si propaga attraverso quel Mediterraneo nero che – allora come oggi – è scena di conquiste dell'Europa coloniale, di migrazioni e diaspore. Tra le rovine di uno spazio vuoto e stravolto, coperto da cenere e cadaveri di mostri marini, dove tutto è già accaduto, emerge la questione della vulnerabilità radicale. Il corpo rotto di Ecuba, la parola profetica di Cassandra, che vede oltre la fine, il grido spettrale di Polissena, l’invocazione ai morti di Andromaca, le violenze subite da Elena e infine il corpo più fragile e inerme, quello del bambino, Astianatte – danno voce ai soggetti più esposti e vulnerabili. E agli spettri che le/ci assediano.
Mai come adesso il lutto ci appare come una questione politica.

Quali vite contano? Cosa rende una vita degna di lutto?
È attraverso il dolore che le protagoniste nella scena tragica si trasformano materialmente – divengono altro da sé: cagna, pietra o acqua che scorre, elaborando la violenza subita. Una metamorfosi che apre verso altre possibili forme.
E scrive il mondo che verrà. Perché la fine del mondo non è che la fine di un mondo.


motus tutto brucia v claudia pajewski

Nel 1991 nasce Motus, compagnia nomade e indipendente, in costante movimento tra Paesi, momenti storici e discipline. I fondatori Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, animati dalla necessità di confrontarsi con temi, conflitti e ferite dell’attualità, fondono scenicamente arte e impegno civile attraversando immaginari che hanno riattivato le visioni di alcuni tra i più scomodi “poeti” della contemporaneità.
Il gruppo, esploso negli anni Novanta con spettacoli di grande impatto emotivo e fisico, ha saputo e sa prevedere e raccontare alcune tra le più aspre contraddizioni del presente, ha attraversato e creato tendenze sceniche ipercontemporanee, interpretando autori come Beckett, DeLillo, Genet, Fassbinder, Rilke o l’amato Pasolini, per approdare a una Tempesta shakesperiana, interpolata da Aimé Césaire, capace di evocare la tragedia che può essere la migrazione e di creare instant community in tutto il mondo. I temi del confine – fisico, geografico, mentale – e della libertà di attraversarlo, rimangono centrali anche nei lavori più recenti, come l’acclamato MDLSX o la co-produzione italo-newyorkese Panorama. Dopo la radicale rilettura di Antigone alla luce della crisi greca, continua lo scavo fra le più scomode figure femminili del tragico con Tutto Brucia, che pone la questione fortemente politica di quali siano i corpi degni di lutto.
Il lavoro artistico della compagnia è attraversato da un intenso programma formativo di incontri pubblici, lezioni e masterclass presso atenei italiani e stranieri: dall’università IUAV di Venezia, a La Manufacture – Haute école de théâtre de la Suisse Romande di Losanna e al Master DAS Theatre dell’Academy of Theatre and Dance di Amsterdam.
Hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre premi UBU e prestigiosi premi speciali per il loro lavoro.
Liberi pensatori, portano i loro spettacoli nel mondo: da Under the Radar (NYC) a TransAmériques e PuSh Festival (Canada), da Santiago a Mil (Cile) al Fiba Festival (Buenos Aires), da Adelaide Festival (Australia) a MITsp (Brasile), da Taipei Arts Festival (Taiwan) a Hong Kong International Black Box Festival, oltre che in tutta Europa.
Nel 2010 Enrico Casagrande, a rappresentanza di tutto il gruppo, è direttore artistico della 40a edizione del Santarcangelo Festival, che nel 2020 invita nuovamente la compagnia alla Direzione Artistica del Festival, per un’edizione straordinaria celebrativa del suo 50° anniversario. L’irruzione della pandemia di covid-19 impone un ripensamento del progetto, che si dilata su 12 mesi divenendo un viaggio in tre atti, con preludio d’emergenza nel luglio 2020, intermezzo invernale online e gran finale nel luglio 2021.