Oggetto affascinante e misterioso, il libro ha in sé una natura quasi magica: un apparentemente semplice insieme di fogli cuciti in forma di volume ha la proprietà di aprire finestre su altri mondi trasformandosi in una capsula che consente di viaggiare nel tempo e nello spazio.
Questa considerazione, nel contempo lineare e complessa, è stata il punto di partenza per l’elaborazione del dispositivo di Book is a Book is a Book: dopo alcuni lavori in cui Trickster-p ha investigato l’utilizzo dello spazio scenico in diverse possibili declinazioni, si chiede ora se l’oggetto libro possa diventare esso stesso uno spazio da esplorare e lo mette al centro di questo nuovo progetto.
Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl concepiscono così una performance in cui lo spettatore, munito di auricolari, si muove tra le pagine in un percorso che lo conduce in un vero e proprio viaggio fatto di immagini, parole, suoni e lo invita a vivere un’esperienza profondamente immaginifica attraverso un approccio inedito e inaspettato.
Il libro dunque, o meglio IL libro inedito creato appositamente per Book is a Book is a Book, è un luogo dove si viaggia nella mente e con la mente, un oggetto che crea connessioni tra tempo, spazio, sogno e memoria, un’esperienza che consente di proiettarsi altrove e di dilatare la sfera percettiva.
Esplorare il libro in sincrono con l’audio, immergersi nelle atmosfere sonore che crea, mentre intorno lo spazio reale muta e si fa più scuro o più chiaro, diventano quindi azioni uniche che ci connettono da vicino con quei momenti, sempre più rari, in cui spazio e tempo si dilatano e la nostra mente si concede al piacere dell’immaginazione.
In un momento storico che pare privilegiare i grandi eventi e i grandi numeri, Trickster-p reitera così alcuni tratti distintivi della sua poetica, rivendicando la convinzione che l’incontro con la proposta artistica debba essere innanzitutto immersivo e personale.
Trickster-p. Nato dall’incontro di Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl, Trickster-p è un progetto di ricerca artistica che si muove in un territorio di confine e contaminazione tra diversi linguaggi. Dopo una prima fase imperniata su una specifica ricerca sulla centralità e la fisicità del performer, nel corso degli anni Trickster-p si è allontanato dal concetto di teatro in senso stretto per indagare possibili segni espressivi trasversali che, tanto concettualmente quanto formalmente, siano il risultato della commistione di strumenti artistici estremamente eterogenei. La sua poetica è un invito allo spettatore ad aprire i propri spazi percettivi e a creare la propria realtà in un territorio di frontiera tra la visione interiore e la visione esteriore.
Fra le sue opere più significative vi sono performance e installazioni tradotte in numerose lingue e presentate in oltre 30 Paesi in Europa, Asia, Australia, America del nord e America del sud. Oltre che nei lavori artistici, la vocazione sperimentale del progetto si è concretizzata nella creazione de ‘la casa del tabacco’, spazio di creazione e sperimentazione situato nel borgo di Novazzano, a pochi chilometri dal confine italo-svizzero.