Con smartphone e cuffiette attraverso i prefabbricati di Bucaletto, nella periferia di Potenza.
Una mappa sonora per immergersi nel quartiere post-sisma
Scritto da
Alice Possidente
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Un racconto in prima persona di chi nel quartiere ci vive, lavora o semplicemente lo attraversa.
Una passeggiata interattiva, con smartphone e cuffiette, attraverso i prefabbricati costruiti a Bucaletto, nella periferia di Potenza, nei primi anni ’80, come soluzione temporanea per chi era rimasto senza casa dopo il terremoto. Si chiama Temporaneamente, Bucaletto il documentario sonoro ideato da Massimo Carozzi dei ZimmerFrei e Agnese Cornelio per il Città delle 100 Scale festival.
Un percorso sonoro immersivo che, tramite una mappa e 15 tracce audio, coinvolge lo spettatore nella vita quotidiana del quartiere attraverso la voce degli abitanti e i suoni che caratterizzano l’ambiente. Si percorrono alcuni luoghi iconici – il barbiere, il bar di Saverio, la ferriera solo per citarne alcuni – e, sfruttando l’immaginazione, si entra in alcune delle abitazioni.
Oggi, quarant’anni dopo, i prefabbricati sono ancora lì. Il quartiere che ha ospitato diverse generazioni è ancora vivo, una pista ciclabile lo attraversa, bimbi in bicicletta animano il piazzale poco lontano dal bar e una gru sovrasta la nuova chiesa in costruzione.
Il Città delle 100 scale festival è ritornato dopo un anno in uno dei luoghi simbolo di Potenza, con una esplorazione immersiva collettiva in collaborazione con La luna al guinzaglio in occasione della quinta edizione del festival La città delle infanzie. Ma con uno smartphone e degli auricolari l’esperienza per le strade di Bucaletto si può rivivere in qualsiasi momento. Un racconto in prima persona di chi nel quartiere ci vive, lavora o semplicemente lo attraversa. Uno speciale incontro per ricostruire un tessuto sociale vivo, per entrare nei suoni della quotidianità.
foto © Salvatore Laurenzana