Infieri affronta il tema del processo decisionale e le conseguenze ad esso associate, nella prospettiva dell’attuazione di sé. Principio chiave del solo è il silenzio, inteso come l’ascolto del movimento nel momento contingente che si produce solo in uno stato di necessità. La coreografia diventa l’unico vero soggetto della performance: il danzatore dialoga con sé stesso producendo volumi negativi, e con la stanza vuota che attraversa, manifestandone la densità. Il ritmo è scandito dalla danza, spesso gestuale, che si rivela simile a una conversazione, a tratti concitata, quasi fosse alla ricerca di una risposta. Il differenziarsi delle qualità di movimento conferisce al solo una forza assertiva tanto quanto d’abbandono. Infieri è probabilmente la ricerca di una consapevolezza, la liberazione da qualcosa che ci bracca e intimorisce, è sicuramente la necessità di proseguire, di reagire, sempre presente. Un viaggio verso sé stessi per venir fuori da sé, in un tempo apparentemente in stasi, ma scorrente.
Il progetto artistico di Infieri nasce nel 2019 nell’ambito del Bachelor in danza moderna presso l’Università delle arti “Folkwang”, Essen-Germania, in occasione della serata “Junge Choreograph*innen”. Pierandrea Rosato lo ripropone a distanza di alcuni anni, dopo averlo re-immaginato, rivisitato e ri-vissuto attraverso la sua condizione presente; l’artista si pone nella condizione di dare luce allo storico che si rivela tramutato in questo nuovo avvicinamento, interrogandosi sul perché ciò sia accaduto e su cosa invece sia rimasto immutato.
Pierandrea Rosato (1994) è danzatore e coreografo di origini pugliesi con base a Venezia. Nella sua iniziale formazione ricoprono un ruolo di rilievo lo studio delle arti, avvicinandosi in seguito allo studio delle danze popolari e della danza jazz. Nel 2019 consegue la laurea in danza moderna presso la Folkwang – University of the Art di Essen (Germania), focalizzando il suo interesse sul repertorio Bausch e gli études di J. Cébron. Dal penultimo semestre universitario inizia a lavorare per la Folkwang TanzStudio – FTS Dance Company, danzando per artisti come H. Horn, D. Hernandez, R. Hoffmann, M. Vandelvelde; lavora, inoltre, come danzatore ospite per il Tanztheater Wuppertal. Nel 2021 avvia il suo percorso autoriale, presentando creazioni di danza in festival in Italia, Germania e Portogallo. Tra le sue altre collaborazioni, come interprete e/o autore, spiccano la Biennale Teatro di Venezia, il Teatro India, il CND Centre National de la Danse di Parigi. Nel 2022 vince il Premio Tuttoteatro.com Miglior Teaser 2022 con il progetto video Distantime, sviluppato come trasposizione virtuale (in tempo di pandemia) della sezione coreografica intitolata “Echoing”, sua creazione e parte della pièce di gruppo Jack – Folkwang TanzStudio, 2020. Nel 2023 il suo solo Infieri è selezionato dal Network Anticorpi per la Vetrina della giovane danza d’autore 2023. Nello stesso anno Pierandrea Rosato è tra i quattro coregoraf* selezionat* nell’ambito del progetto Anghiari Dance Hub 2023, percorso di ricerca e mentoring all’interno del quale crea il progetto coreografico Light leaks from a black moon. Attualmente è iscritto alla laurea magistrale in “Teatro e arti performative – Studi teatrali e coreografici” presso l’Università Iuav di Venezia, e si dedica contemporaneamente alla ricerca nella sua pratica teatrale e di danza e a varie collaborazioni con artist* e autor* nel campo della danza, della musica e dell’arte visiva.