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Rabin Mroué, Riding on a cloud (© Sommerszene Salzburg/Bernhard Müller)
Rabih Mroué

Riding on a cloud

30 settembre 2025, ore 21.00

Potenza, Il Piccolo teatro | Cesam

9 euro / ridotto 7 euro [acquista online]

Performance di Rabih Mroué. Scritta e diretta da Rabih Mroué. Con Yasser Mroué. In collaborazione con Sarmad Louis. Assistente alla regia Petra Serhal. Traduzione dalla lingua inglese Ziad Nawfal. Co-prodotto da Fonds Podiumkunsten, Prins Claus Fonds, Hivos & Stichting DOEN / The Netherlands. Foto © Sommerszene Salzburg/Bernhard Müller.

Il regista di Beirut Rabih Mroué si muove tra teatro, performance e arti visive, combinando in maniera personale documenti privati e realtà. Il focus del suo lavoro è la situazione economica e sociale del Libano, di volta in volta analizzata nelle sue contraddizioni e nei temi che interrogano la società. Questi elementi sono centrali anche in Riding on a cloud, una performance a metà strada tra spettacolo teatrale e conferenza. Ad abitare la scena è il fratello minore di Mroué, Yasser, con la sua storia e il suo corpo, ferito durante la guerra civile libanese del 1975-90 e da quel momento affetto da afasia e paralisi. È lui a narrare la sua stessa vita attraverso oggetti virtuali e fisici: vecchie foto, lettere e pagelle scolastiche ricostruiscono il suo percorso personale interrogando allo stesso tempo gli spettatori sui concetti di presenza e di assenza. Che cosa vuol dire raccontare una storia? E che cosa sono questi oggetti e questi ricordi se non la voragine della Storia stessa, quel punto cieco in cui si nasconde tutto ciò che è non documentato, inascoltato e quindi non visibile? 
«Non ho storie nel mio passato, solo foto» afferma Yasser in scena, «interpreto un personaggio che è come me ma non me, un personaggio con il mio stesso nome (...) Tutto appartiene alla finzione». Nei sessantacinque minuti di spettacolo il teatro diventa allora lo spazio per universalizzare un’esperienza personale e, allo stesso tempo, agire sul crinale tra realtà e rappresentazione, documento e finzione. L’atto performativo traduce l’esistenza dello stesso Yasser in un costrutto teatrale e drammatico, un elemento finzionale volto a tradurre in forma scenica i temi cari al percorso dello stesso Mroué: la riflessione sulla forza mediatica delle immagini, il loro fungere da soglia tra verità e menzogna, la storia politica del Libano e la sua narrazione mediatica come controllo politico, senza rinunciare alla condivisione emotiva come forza dell’atto artistico e performativo.


mroue riding l sommerszene bernhard mueller

Rabih Mroué è nato nel 1967 a Beirut e oggi vive e lavora a Berlino come attore, regista, drammaturgo e artista visivo. Ha tenuto mostre personali alla Kunsthalle Mainz (2016) al MoMA di New York (2015); al Kunsthalle Mulhouse (2015); al SALE di Istanbul (2014); al Centro de Arte Dos de Mayo di Madrid (2013); a Documenta, Kassel (2012); Kunstverein Stoccarda (2011); e BAK, Utrecht (2010). Crea spettacoli sin dal 1990, abbattendo i confini tra teatro e arti visive, spesso attraverso l’utilizzo di schermi e immagini proiettate. Si è imposto all’attenzione internazionale per una particolare miscela di innovazione, complessità concettuale e urgenza politica. La sua pièce sulla guerra civile libanese del 2007, How Nancy Wished That Everything Was an April Fool’s Joke, è stata presentata in tutto il mondo e, inizialmente bandita in libano, ha debuttato in anteprima a Tokyo. Nel 2012 ha realizzato una serie di fotografie con telefoni cellulari a Homs, in Siria, mostrando la violenza e le vittime dei combattimenti. È direttore associato al Muenchner- Kammerspiele.