Il perdono e la carità implicano l’accettazione totale della natura umana, che include il crimine, che non è altro che una grande concentrazione di sofferenza.
— Angelica Liddell
Scrive Claudio Tolcachir:
Un testo – Anna Cappelli – che indaga sul ruolo della donna nel tempo. L’indipendenza, la prospettiva di futuro, la solitudine, la mancanza di mezzi e di risorse. Con umorismo pungente e assurdo questa pièce ci conduce attraverso i labirinti della mente di un personaggio inconsueto, pieno di contraddizioni. Commovente e imbarazzante allo stesso tempo. Ciascuno di noi potrebbe conoscerla, incrociarla nella propria vita; ma potremmo anche essere lei. Sentirci così impotenti da prendere le decisioni peggiori. Un gioiello teatrale sul corpo di un’attrice unica, Valentina. La sua sensibilità, la sua immaginazione e l’infinita delicatezza del suo humor daranno a questo testo una impronta unica e piena di aria fresca. Una proposta molto netta: questa donna, il pubblico, e la vita in mezzo a loro. Lo humor e la tragedia mischiati. Quel sorriso doloroso che ci attraversa e non ci lascia indifferenti.
L’incontro tra il regista drammaturgo argentino Claudio Tolcachir e l’attrice Valentina Picello è avvenuto grazie a “Edificio 3. Storia di un intento assurdo”, spettacolo scritto e diretto da Tolcachir e nato al Piccolo Teatro di Milano durante la pandemia nel 2020. Un incontro artistico e umano che ha dato vita ad uno spettacolo magnifico e ad un personaggio straordinario.
Claudio Tolcachir dice dell’attrice:
Valentina ha dato al personaggio di Monica (in Edificio 3) tutte le emozioni e i pensieri che avevo pensato per lei, arricchendola del suo carattere molto peculiare. Ho pensato a lei quale interprete ideale per questo monologo potente di un autore napoletano che fino a poco tempo fa non conoscevo, Annibale Ruccello, di cui ora desidero leggere ogni cosa.
La scena affaccia sulle macerie di una vicenda che continuamente ritesse se stessa, «in un vago altrove, tra il Vero e l’immaginario» dove – nelle parole di Nathaniel Hawthorne – «possono entrare gli spettri senza terrorizzarci»; dove «una forma amata un tempo ma ora scomparsa, se ne sta lì [...] con un aspetto che ci lascia incerti a dubitare se stia tornando da molto lontano o se non si sia mai veramente staccata dal suo posto accanto al nostro fuoco». Nel progetto scenografico di Cosimo Ferrigolo per Anna Cappelli, la materializzazione di un passato traumatico ricompone in modo frammentario e assurdo l’apparizione di ciò che è andato perduto, riconoscendo al ricordo la legittimità di plasmare anche ciò che potrebbe non essere mai davvero esistito.
Annibale Ruccello, scomparso a trent'anni nel 1986, è oggi più che mai un autore di culto dalla voce lirica e beffarda, espressiva di una generazione ansiosa di ricreare un teatro nuovo e dentro la realtà, ma capace anche di ridere nella tragedia. Arrivato alla scena dalla scuola di Roberto De Simone, rappresenta accanto a Enzo Moscato e Manlio Santanelli la punta di diamante della “drammaturgia napoletana”, e attraverso i suoi testi, ha raccontato la deriva della nostra società attraverso una scrittura che oscilla tra la verità del dialetto e la parodia, intrecciando echi storici col quotidiano.
Claudio Tolcachir è drammaturgo, regista, attore e fondatore del Teatro Timbre 4 a Buenos Aires. Nel 2021 ha fondato, con Lautaro Perotti e Santi Marin, Timbre 4 Madrid nella capitale spagnola. Protagonista indiscusso della nuova scena argentina, e ora acclamato anche in Spagna, ha riscosso il suo primo successo internazionale nel 2005 con il pluripremiato La Omisión de la Familia Coleman, presentato nelle più importanti capitali del mondo, tra cui Milano, Madrid, Parigi, Lisbona, Dublino, New York, e tuttora in tournée. Nel 1998 fonda la compagnia TIMBRE4; dal 2001 apre la multisala teatrale e la scuola di recitazione, punto di riferimento culturale fondamentale a Buenos Aires, con la quale mette in scena testi da lui scritti e diretti, quali: La omisión de la familia Coleman, Tercer cuerpo, El viento en un violín (che insieme formano la Trilogia del living, raccolta in volume e pubblicata in Italia da Editoria & Spettacolo, 2012), Emilia; poi Dínamo e l’ultimo Próximo. È stato insignito di numerosi premi: ACE, Clarín, María Guerrero, Teatro del Mundo y Teatro XXI, ed è stato nominato al Premio Konex come uno dei migliori registi contemporanei. In Italia nel 2017 ha vinto il Premio UBU per Emilia, Miglior testo straniero e scrittura drammaturgica. Le sue opere si rappresentano in oltre 20 paesi e sono state tradotte e pubblicate in sei lingue. Come regista si è affermato in Argentina e in Sud America e all’estero tanto nel circuito indipendente che in quello ufficiale, oltre che nel musical e nel teatro musicale. In Spagna ha diretto: Todos eran mis hijos; Emilia; La verdad; Tierra del Fuego; Copenhague; La maquina de Turing. Ha inoltre diretto la versione in catalano della sua pièce di maggior successo, La omisión de la familia Coleman, per il Teatro Romea de Barcellona. In Italia ha diretto Giulia Lazzarini nel suo testo Emilia (2017). Con Carnezzeria e Piccolo Teatro di Milano ha allestito Edificio 3. Storia di un intento assurdo, con Valentina Picello, Rosario Lisma, Giorgia Senesi, Stella Piccioni ed Emanuele Turetta. Lo spettacolo ha debuttato a ottobre 2021 al Piccolo Teatro Studio Melato. Come docente dirige stage e corsi di recitazione e di regia per studenti e professionisti. Ha, inoltre, condotto workshop a New York, Venezia, Milano, Madrid, Barcellona, Parigi, Strasburgo, Lisbona, Santiago del Cile, San Paolo in Brasile, Montevideo in Uruguay, e oltre. Claudio Tolcachir è stato il Maestro dell’École des Maîtres 2022. Nel 2024 torna a lavorare con Valentina Picello in Anna Cappelli di Annibale Ruccello.
Valentina Picello si diploma nel 2002 presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano. Luca Ronconi la dirige giovanissima in “La vita è sogno”, “Lolita”, “Phoenix” e “Infinities”, e successivamente in “Panico” e “Pornografia”. Lavora negli anni con Societas Raffaello Sanzio, Emma Dante, Paolo Rossi, Vitaliano Trevisan, Teatro della Tosse, Teatro I di Milano, Carlo Cerciello, Serena Sinigaglia, Roberto Rustioni, Giorgio Barberio Corsetti, Fabio Cherstich, Giorgio Sangati, Mario Scandale, Federico Tiezzi, Renato Gabrielli, Arturo Cirillo, Claudio Tolcachir. Lavora anche con giovani compagnie come Idiot Savant, Eco di Fondo, Carrozzeria Orfeo. Collabora alla scrittura del monologo Alice Cara Grazia con Filippo Renda e a quella di Aldilà di tutto con Carlo Guasconi e Chiara Stoppa. Nella stagione 2022/2023 debutta al Teatro Franco Parenti di Milano con Parlami come la pioggia di Tennessee Williams, regia di Andrea Piazza e con Pagina da Il Cavaliere inesistente di Calvino al Teatro della Tosse di Genova con la regia di Giovanni Ortoleva. Finalista ai Premi Ubu nel 2013 per Tre Atti Unici di Čechov di Roberto Rustioni, vince negli anni il Premio Duse e il Premio Mariangela Melato. Nel 2022 è di nuovo finalista agli Ubu per “Edificio 3” di Claudio Tolcachir e vincitrice del Premio Hystrio all'interpretazione. Nel 2003 vince il Premio Hystrio alla Vocazione.
Ci si consenta di aggiungere su Valentina alcune parole dalle motivazioni della giuria al suo ultimo premio Scenario 2022: “Valentina Picello, esile e dallo sguardo ceruleo, ha una potenza comica che provoca ferite nell’animo dello spettatore. Che sia l’impiegata esilarante e dolente di “Edificio 3” di Claudio Tolcachir o l’Agnese atterrita, ma non sconfitta e remissiva, de “Scuola delle mogli” di Molière diretta da Arturo Cirillo, sa essere fragile e forte al tempo stesso. La sua forza arriva da un’apparente inconsapevolezza, da un’incoscienza adamantina che la rende anima bella e coraggiosa, in grado di saper frequentare con maestria anche i ritmi della comicità e dell’autoironia. Ed è questa sua estraneità fanciullesca che fa di Valentina, fin dai tempi de “La scimmia” di Emma Dante, un corpo esile e sottile che si agita al vento della vita e della creazione registica, tanto duttile quanto resistente e orgoglioso della propria femminilità”
Cosimo Ferrigolo è ricercatore, stage manager e spatial designer. Formato all'Accademia di Belle Arti di Venezia in architettura di scena e successivamente all'Università IUAV di Venezia in Teatro e Arti Performative, si interessa ai rapporti che connettono scenografia, performance e pianificazione urbana. La sua ricerca si concentra da un lato sul contributo delle pratiche artistiche ai processi di rigenerazione urbana dal basso attraverso un approccio interdisciplinare di stampo collaborativo, dall'altro sullo spazio scenico e le sue articolazioni. Dal 2022 è PdD student di Pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio presso l’Università IUAV di Venezia. Dal 2021 è direttore di scena della compagnia teatrale OHT; dal 2019 è membro co-fondatore del collettivo artistico e curatoriale Extragarbo; dal 2017 collabora con l'Associazione Culturale MetaForte, progetto di rigenerazione urbana culturale attraverso l'arte e l’abitare vincitore del bando ministeriale Creative Living Lab III° edizione. Negli ultimi anni ha collaborato singolarmente e collettivamente con le seguenti istituzioni: Centrale Fies, BASE Milano, TPE Teatro Piemonte Europa, Santarcangelo Festival, Short Theatre, Habibi Kiosk / Münchner Kammerspiele, Pinault Collection, MUDAM Luxembourg, Peggy Guggenheim Collection.