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Quando la mente va in scena: dialoghi tra cura e teatro

Lunedì 10 novembre prima un incontro pubblico sul tema, poi lo spettacolo teatrale.

Pubblicato il

04 novembre 2025

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L’incontro e lo spettacolo “Schegge di memoria disordinata a inchiostro policromo” rientrano nell’attuazione del progetto di comunicazione “La mente in scena” finanziato dal Programma Nazionale “Equità nella salute 2021-2027” e realizzato dalla Regione Basilicata. Il Programma Nazionale “Equità nella salute 2021-2027” interviene per rafforzare i servizi sanitari e renderne più equo l’accesso in sette regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Per maggiori informazioni: https://www.pnes.salute.gov.it/
Per le attività nel Programma in Basilicata: https://europa.regione.basilicata.it/2021-27/programma-nazionale-equita-nella-salute/

Il Città delle 100 scale festival e la Regione Basilicata, nell’ambito del Programma Nazionale “Equità nella salute 2021-2027”, e in particolare del Progetto di comunicazione “La mente in scena”, organizzano – al Teatro Francesco Stabile di Potenza, lunedì 10 novembre a partire dalle ore 18.30 – due momenti estremamente significativi sui temi della complessità della mente umana e della sua natura poliedrica e plurale, della fragilità che caratterizza l’identità contemporanea, e del rapporto articolato tra scena teatrale e vita “fragile”.

Si partirà alle ore 18.30, nel Ridotto del Teatro Francesco Stabile, con l’incontro pubblico sul tema “Quando la mente va in scena: dialoghi tra cura e teatro” che vedrà la partecipazione di Gianni Forte, drammaturgo/regista teatrale, Giovanni Razza, psicologo psicoterapeuta - Dipartimento Salute Mentale Azienda Sanitaria Potenza e Francesco Scaringi, co-direttore del Città delle 100 scale festival.
L’incontro, a partecipazione libera, è rivolto a studenti, operatori e cittadini curiosi.
Al centro, i temi che da sempre hanno caratterizzato il dibattito pubblico italiano intorno alla complessità del rapporto tra la scena teatrale e coreografica e la vita nella sua “fragilità”, mostrando una pluralità di posizioni che sul tema si sono espresse, secondo forme e modalità diverse, nelle differenti pratiche teatrali e coreografiche, e che emergeranno anche nella discussione tra i tre protagonisti dell’incontro.

Con sipario alle ore 21.00, nel Teatro Francesco Stabile, andrà, invece, in scena “Schegge di memoria disordinata a inchiostro policromo”.
Lo spettacolo, scritto da Gianni Forte e diretto da Fausto Cabra, è un viaggio teatrale dentro la mente inquietante di Billy Milligan – il primo caso giudiziario americano in cui la diagnosi di disturbo dissociativo dell’identità lo fa assolvere dai reato di stupro e di violenza – dove verità e finzione si sovrappongono, ricordi e menzogne si confondono, e l’identità si frammenta in ventiquattro voci diverse.
Come afferma il regista Fausto Cabra, il teatro è anche questo, “il luogo in cui si rischia, ci si espone, si accoglie la complessità, si gioca con la finzione per mostrare ciò che è nascosto”.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria contatti@cittacentoscale.it.

Giovanni Razza è psicologo e psicoterapeuta, dirigente presso il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria di Potenza. Nel corso della sua attività ha sviluppato una lunga esperienza nell’ambito della salute mentale territoriale, con particolare attenzione ai percorsi di riabilitazione psicosociale, alla psicoeducazione familiare e alla promozione del benessere organizzativo tra gli operatori dei servizi. Ha partecipato alla progettazione e alla conduzione di iniziative innovative come i gruppi psicoeducativi per familiari, i percorsi di psichiatria narrativa e le campagne di prevenzione del suicidio promosse dall’ASP. Il suo approccio integra dimensione clinica, relazionale e comunitaria, valorizzando la narrazione, l’ascolto e la rete come strumenti di cura e di inclusione.

Gianni Forte è drammaturgo e regista teatrale, cofondatore con Stefano Ricci del duo “Ricci/Forte”, tra le esperienze più innovative della scena italiana contemporanea. Autore di un teatro visionario e fisico, che intreccia linguaggio poetico e ricerca sociale, ha diretto dal 2021 al 2024 il settore Teatro della Biennale di Venezia ed è dal 2025 direttore artistico dei Teatri di Bari. Le sue creazioni indagano i temi dell’identità, della fragilità e del corpo come luogo di resistenza e rinascita. Tra le sue opere più recenti figura la drammaturgia di “Schegge di memoria disordinata a inchiostro policromo” (2025), spettacolo che esplora il tema dell’identità e della dissociazione della mente.