Il progetto Violet Clouds nasce da un’idea del pianista Vincenzo Paolino, del polistrumentista Daniele D’Alessandro, del tastierista Pierangelo Lapadula e dello scrittore Raffaele Irenze. Un percorso lungo nel tempo che raccoglie le musiche composte per spettacoli e cortometraggi creati dagli stessi autori. Composizioni per immagini dunque, di concezione classica e lineare: una musica che vuole essere un ponte sospeso fra l'incanto dell'infanzia ed il suggestivo fascino dei ricordi, ricalcandone la poetica e la fragilità. Un paesaggio sonoro sospeso fra la malinconica nostalgia e la gioia dello stupore, che si nutre degli splendidi scenari nei quali è stato concepito. Un viaggio che idealmente e ciclicamente conduce da atmosfere prettamente notturne a quelle più giocose del giorno, fino ad approdare alla dolcezza del crepuscolo. E che, come una eterna farfalla, non ha spazio e né tempo.
Violet clouds. È ispirato alle nuvole violacee che accarezzano il tramonto nell'attesa delle prime gocce del crepuscolo. Elementi di passaggio dunque, in fremente attesa di lasciare una scia, un ricordo. "Daylight", il titolo del loro primo album, indica la luci ed i colori che il cielo ci offre nella speranza e nello stupore di un giorno nuovo. I paesaggi musicali e letterari racchiusi in "Daylight" conducono in un viaggio sospeso fra la gioia e l'incanto, la malinconia e il pianto, gli amori pensati e quelli inaspettati, le note suonate e quelle dimenticate. Un percorso musicale e poetico che prova a raccontare la ciclicità della vita: l'eterno fluire dalle atmosfere più notturne e intime della luna a quelle più gioiose del sole.