Il progetto Opacity di Salvo Lombardo, suddiviso in capitoli, deriva da una ricerca intorno alle eredità coloniali del cosiddetto Occidente e agli immaginari post coloniali di riferimento. Ogni capitolo dell’intero ciclo tenta a suo modo di mettere in crisi alcune categorie fondative delle identità culturali interrogando concetti come bandiera, tradizione, modernità, canone, stereotipo, nazione, progresso, civiltà, luce e oscurità.
La performance Opacity#4, costruita sul corpo di Jaskaran Anand, solleva delle domande proprio sull’identità del corpo in scena, giocando sulla dialettica trasparenza-opacità nella definizione della sua identità e del suo “ruolo”. Definisce un territorio di opacità dello sguardo giocando proprio sul confine tra visibile e invisibile, tra maschile e femminile, tra conosciuto e sconosciuto. La sua domanda di fondo è quanto è trasparente il visibile e quanta opacità c’è in ciò che non conosciamo, che ci è invisibile e che classifichiamo come “altro”?
Salvo Lombardo. Performer, coreografo e regista multimediale. Negli anni ha approfondito gli interstizi tra la danza, il teatro e le arti visive. È impegnato nella realizzazione di azioni e manufatti in ambito performativo e artistico assieme al suo gruppo di lavoro Chiasma, riconosciuto dal MIBAC come Organismo di Produzione della Danza “Under 35”. Fino al 2015 è stato co- fondatore e regista di Clinica Mammut. Nel 2015-2016 è stato coreografo residente ad Anghiari Dance Hub dove ha creato Casual Bystanders. Nel 2017 è coreografo ospite presso la compagnia Aura Dance Theatre di Kaunas (LIT) per la quale crea la performance Twister in coproduzione con il Festival Fabbrica Europa ed inizia la sua collaborazione in qualità di artista associato, per il biennio 2017-2018, con il Festival Oriente Occidente per cui realizza la performance Present continuous e la video installazione Reappearances concepita, assieme ad Isabella Gaffè e Giulio Pernice, per il Museo MART di Rovereto con il coinvolgimento della comunità locale. Nel 2018 vince il bando di Residenze coreografiche Lavanderia a Vapore 3.0 di Piemonte dal Vivo e lavora al progetto L’esemplare capovolto che prevede la realizzazione di un ciclo di azioni performative, installazioni, conferenze, workshop e la creazione dello spettacolo Excelsior in coproduzione, tra gli altri, con il Théâtre National de Chaillot di Parigi, il Romaeuropa Festival e il Festival Fabbrica Europa. Nel 2019 è stato impegnato nel progetto di creazione Bodies Moemories sviluppato per la compagnia Attakkalari Dance Company di Bangalore (India), nell’ambito del progetto Crossing the sea realizzato da una rete di partner tra Italia, Asia e Medio Oriente col supporto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e con il progetto Opacity è stato selezionato alla NID - New Italian Dance Platform, biennale svoltasi per questa edizione a Reggio Emilia ed è stato membro di giuria per il premio DNAppunti coreografici promosso da diversi centri di produzione della danza italiani. Sempre nel 2019 ha fondato e co-curatore con Viviana Gravano e Giulia Grechi Resurface_festival di sguardi post coloniali a Roma ed è, assieme a Silvia Albanese, ideatore della Under 35 Italian Alliance, un rete di compagnie che operano nell’ambito della danza e della performance, finalizzata alla promozione e diffusione dei propri lavori all’estero. Dal 2020 è artista associato alla Lavanderia a Vapore di Collegno.