Una favola tremenda sulla miseria. Una riflessione spietata sulla lotta per la sopravvivenza a scapito dei più deboli. Da qualche anno Emma Dante ha deciso di percorrere una nuova strada artistica riscrivendo e mettendo in scena favole assai note, destinandole sì a un pubblico di bambini ma con tanti spunti d’interesse e coinvolgimento anche per gli adulti. Ultima è Hans e Gret come sempre prodotta dalla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus di Torino e ispirata a Hansel e Gretel. I due bambini anziché in una foresta del centro Europa, vivono con il padre taglialegna e la matrigna in una catapecchia dalla cui finestrella si vede un carrubo, apparentemente defunto. La capanna è ammobiliata soltanto da alcune sedioline sulle quali la famiglia dorme, mangia, s’intristisce e si rianima di sogni. Un giorno, per colpa della miseria, Hans e Gret sono abbandonati nel bosco dove una vecchia megera li fa prigionieri. Ma i due coraggiosi bambini riescono a uccidere la strega e a ritornare a casa, salvando anche il padre dalla morte. Durante il racconto si nutrono di allucinazioni, restando sempre a stomaco vuoto. Soltanto alla fine insieme al povero papà mangeranno gli affettati della Crai, tornando precipitosamente alla realtà. Emma Dante non edulcora le parti macabre e crudeli della fiaba, sottolineandone il senso di giustizia viscerale e primigenia dove i cattivi meritano la morte, mentre i buoni possono cantare e festeggiare la loro ritrovata libertà e gioiosa spensieratezza, inventando, per esempio, una Ode al carrubo da cantare tutti insieme alla fine della favola. Lo spettacolo, messo in scena con entusiasmo da cinque giovani interpreti, è un divertimento dal ritmo irresistibile per i più piccoli attratti anche dalle luci sgargianti e dalle musiche orecchiabili e un affascinante gioco per i grandi, impegnati a individuare e raccogliere i tanti “sassolini” lasciati cadere con disinvoltura dalla regista.
Emma Dante. Nata a Palermo nel 1967, esplora il tema della famiglia e dell’emarginazione attraverso una poetica di tensione e follia nella quale non manca una punta di umorismo. Drammaturga e regista, si è diplomata a Roma nel 1990 all’Accademia nazionale d’Arte drammatica Silvio D’Amico. Nel 1999 costituisce a Palermo la compagnia Sud Costa Occidentale con la quale vince il premio Scenario 2001 per il progetto mPalermu e l’Ubu 2002 come novità italiana. Dal 2001 al 2005 si aggiudica diversi riconoscimenti come giovane regista emergente e per gli spettacoli Carnezzeria e Medea. Nel 2008 il suo primo romanzo Via Castellana Bandiera vince il premio Vittorini e nel 2009 il Super Vittorini. Nell’ottobre dello stesso anno le viene assegnato il Sinopoli per la Cultura e inaugura la stagione della Scala con la regia della Carmen di Bizet. Dal gennaio 2011 gira con lo spettacolo La trilogia degli occhiali costituito da tre Acquasanta, Il castello della Zisa e Ballarini. Nell’aprile 2012 debutta a Parigi all’Operà Comique con La muta di Portici che vince l’Abbiati nel 2014. Nell’ottobre 2012 apre il Teatro Olimpico di Vicenza con Verso Medea tratta da Euripide, con musiche e canti composti ed eseguiti dal vivo dai fratelli Mancuso. Nel 2013 presenta in concorso alla mostra del cinema di Venezia, il film Via Castellana Bandiera tratto dall’omonimo romanzo con il quale si aggiudica diversi premi. Nel 2014 inaugura la stagione al Massimo di Palermo con Feuersnot di Richard Strauss e debutta al Mercadante di Napoli con Le sorelle Macaluso con il quale vince Le Maschere e Ubu come miglior spettacolo dell’anno, migliore regia e premio della critica. Nel 2016 al Teatro dell’Opera di Roma firma la regia di La Cenerentola di Rossini e nel 2017 inaugura la stagione del Teatro Massimo con Macbeth di Verdi. E’ anche a Bologna con il dittico Voix Humaine e Cavalleria Rusticana e a Spoleto con La scorticata. L’anno scorso ha aperto il 54esimo Festival al Teatro Greco di Siracusa.
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus. È riconosciuta dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo quale Centro di produzione teatrale. È sostenuta da Regione Piemonte, Città di Torino e Compagnia di San Paolo. Collabora con diverse istituzioni in Italia e all’estero e con gli enti territoriali, operando coproduzioni, progetti e iniziative di ospitalità con analoghe strutture. Produce e distribuisce spettacoli per i quali ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Dal 2006 gestisce la Casa del teatro ragazzi e giovani dove programma una ricca stagione di spettacoli per le scuole, per le famiglie e, a partire dalla stagione scorsa, per i giovani e gli adulti, accogliendo ogni anno 40.000 spettatori. Un teatro polivalente che ospita due sale teatrali, un’ampia arena esterna, aule per laboratori e una sala prova. La Fondazione Trg Onlus è inoltre, insieme alla Fondazione Piemonte dal vivo, il referente amministrativo e organizzativo di una rete regionale denominata Progetto teatro ragazzi e giovani Piemonte che organizza rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie in quasi 50 comuni della regione. Organizza una significativa attività anche nel campo della formazione e promuove iniziative culturali volte a favorire l’accoglienza e l’inclusione dei giovani immigrati e richiedenti asilo presenti nell’area torinese.