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Le Supplici

Le stagioni invisibili: autunno

14 settembre 2019, ore 17

Abriola, bosco di Rifreddo

5 euro

Prima nazionale

Progetto dedicato a Ermanno Olmi.
Ideazione e coreografia Fabrizio Favale. Assistenza alla creazione Andrea Del Bianco. Immagini, costumi e scene First Rose. Danzatori Daniele Bianco, Vincenzo Cappuccio, Fabrizio Favale, Francesco Leone, Mirko Paparusso, Angelo Petracca. Per la compagnia cura del progetto Andrea A. La Bozzetta. Una produzione KLM – Kinkaleri / Le Supplici / mk con il sostegno di Ater. Con il contributo di Mibac, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Del Monte. In collaborazione con Agorà – Progetti speciali e Amat. Con il sostegno di h(abita)t - Rete di Spazi per la Danza / Sementerie Artistiche, Crevalcore.
Foto © Paolo Cortesi.

lesupplici.it

Ciclo coreografico infinito / autunno a Potenza

Transumanza partecipativa di parabole tra poesia e realtà. Assistere a Le stagioni invisibili è anzitutto un’esperienza. Di condivisione. Dove il paesaggio diventa nutrimento dell’anima. È un’immersione fisica dentro scenari naturali, agricoli o industriali, che richiedono silenzio, ascolto, sguardo partecipe. Da esploratori. Come lo è il coreografo Fabrizio Favale, dedito da sempre a perlustrare con la danza paesaggi geografici e naturali evocandoli sulla scena, nei musei o in altre location non tradizionali, suscitando vedute, luoghi concreti e spazi infiniti. O vivendo i luoghi direttamente. Come, appunto, per il progetto Le stagioni invisibili volto a scoprire territori d’incanto e apparizione, come li definisce lo stesso coreografo che, con la natura, motivo di continua ispirazione, coltiva una relazione di simbiosi, concreta e quasi sensuale. Autunno, Inverno, Primavera, Estate, un percorso pressoché unico a scandire il passaggio delle quattro stagioni in diverse regioni italiane. Un progetto itinerante e nomade che partendo da una ricerca della compagnia basata sul ciclo delle stagioni e della cultura popolare arcaica, si proietta nell’invenzione di possibilità coreografiche ancora inesplorate. Il ciclo si articola potenzialmente all’infinito e si innesta in incontri con il pubblico nel meraviglioso paesaggio contadino, ancestrale e senza tempo. Ogni evento è unico, costruito site specific e si svolge in luoghi sempre diversi per ogni stagione scandito ogni volta da relazioni inedite fra danza e paesaggio, fra attesa e apparizione di forme straordinarie, per riscoprire la visione di un mondo arcaico pressoché estinto ma presente con forza nel nostro immaginario collettivo. Un progetto che svela e valorizza meravigliosi scorci di paesaggio agricolo, e allo stesso tempo offre al pubblico la possibilità di incontrare la danza nelle sue forme più insolite e sognanti, come a voler celebrare nuovi eventi non scritti nel calendario, o come a voler stabilire una nuova transumanza.


supplici pcortesi verticale

Fabrizio Favale. Coreografo, poeta. La sua danza è capace di dare alla tecnica voce filosofica e interiore. Con storie fatte d’intrecci, imitazioni del vento, della natura, del movimento degli animali, di impalpabili eppure concretissime variazioni atmosferiche. La sua compagnia Le Supplici, è bolognese ma, come spesso avviene, è più facile vederla all'estero, dove ha vinto parecchi premi. Si è formato all’American Dance Festival, Duke University Usa nel 1990. Come danzatore riceve nel 1996 il premio della critica come Miglior ballerino italiano dell’anno. Come coreografo nel 2011 è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica al talento coreografico italiano. Dal 1991 al 2000 è danzatore per la compagnia Virgilio Sieni. Nel 1999 fonda l’ensemble Le Supplici. Dagli anni successivi i suoi lavori sono invitati in importanti contesti della scena internazionale come La Biennale di Venezia, Suzanne Dellal Tel Aviv, Expo 2010 Shanghai, SiDance Seoul, Kitazawa Town Hall Tokyo, La Red Serpiente Messico, Santarcangelo Festival, Gender Bender, Danae Festival Milano, Festival of Edinburgh, Internationale Tanzmesse NRW Dusseldorf. I lavori Un ricamo fatto sul nulla e Il gioco del gregge di capre ricevono premi per la coreografia in Spagna, Germania e Serbia. Fra il 2005 e il 2007 realizza il progetto Mahabharata, episodi scelti in cui collabora con Francesca Caroti, Roberta Mosca e David Kern (Forsythe Company) e con il gruppo Mk. Nel 2012 realizza un cortometraggio per The Valtari Mistery Film Experiment dei Sigur Rós. È ideatore di una serie di progetti indipendenti dedicata alla ricerca tra cui Piattaforma della Danza Balinese per Santarcangelo Festival e Gamelan progetto prodotto dal Festival Fabbrica Europa Firenze ed esportato in importanti contesti della nuova danza. Il lavoro Ossidiana è invitato alla Biennale de la Danse de Lyon 2016 e la produzione Circeo 2017 è coprodotta da Théâtre National de la Danse Chaillot, Paris. Nello stesso anno il Festival MilanOltre gli ha dedicato una personale ed è invitato anche a tenere lezioni alla Scuola di Alta Formazione dell’Ert e all’Accademia di Belle Arti di Bologna, realizzando assieme agli studenti performance sperimentali. Nel 2015 assieme a Kinkaleri e Mk fonda Klm, raggruppamento di coprogettazione artistica e innovazione.