Nessuno può vivere dieci giorni nel deserto senza cibo e acqua, nessuno, o quasi.
“Marathon des sables” è la storia di un maratoneta, Mauro Prosperi, che nell’aprile del 1994 partecipò alla maratona nel deserto del Marocco e si perse, per poi ritrovarsi dopo dieci giorni. Un’avvincente impresa agonistica e allo stesso tempo una condizione universale, quella del perdersi in un deserto.
Nello spettacolo si mescolano due piani narrativi, quello di Cosimo, l’attore, e quello di Mauro, il maratoneta. L incontro è tra i due uomini, uno animato dalla forte passione per il teatro, disposto a tutto pur di non abbandonare quel mondo, l’altro è un campione di pentathlon moderno, deciso a superarsi correndo la maratona nel deserto.
Per Cosimo, la storia di Mauro diventa la metafora della sua vita, in cui non esiste la parola rinuncia, in cui ogni sforzo serve a consolidare la propria passione e determinazione. I due si incontrano, si riconoscono e si aiutano l’uno l’altro per superarsi e ritrovarsi.
Vogliamo raccontare non tanto il fatto tecnico in se, la prova agonistica dell’atleta insuperabile, quanto la prova umana a cui il protagonista dà vita. Un profondo confronto con se stesso, attraversando la solitudine, per poi ritrovare una nuova connessione con il mondo intorno, gli animali, il cielo, la sabbia.
Lo spettacolo è l’attraversamento di un deserto, in cui l’immaginario della maratona si mischia con quello della vita di tutti i giorni e il protagonista si spinge insieme al pubblico alla ricerca di un dialogo interiore, che fa male ma fortifica.
IAC. Si occupa di promozione e produzione teatrale. Nasce nel 2010 in una strada al confine tra la città antica e quella nuova e nasce dal desiderio del teatro, della possibilità di incontro, ascolto e sguardo che il teatro crea. Nei suoi percorsi proponie una modalità di lavoro collaborativa in cui tutti possono trovare il giusto spazio per praticare le proprie attitudini e abilità. A IAC piace dialogare con l’infanzia e la maturità, con il centro e la periferia, con il limite e la possibilità, con la realtà e l’immaginario. Alla qualità artistica affianca un’ attenzione specifica al sociale: sperimentare, imparare, scambiare, includere, fare parte di un processo collettivo sono i temi che accomunano i suoi percorsi. Realizzia spettacoli a partire da riflessioni sui temi della contemporaneità e questioni di rilevanza sociale.