Si aprono crepe nelle lingue a parlare di Africa ed Europa, di corpi-territori e di confini che opprimono. Si prova a condividere sogni e desideri. E un senso di estraneità. Ci si vorrebbe liberare dai propri fantasmi. Sulla terra, nel mare, in mezzo alle altre creature, una nuova comunità emerge dal suo stato di invisibilità. E intraprende un viaggio che a volte è un discorso, a volte una lotta. In questo viaggio, i margini dei ritratti dei singoli si dissolvono. Emerge un organismo più ampio che procede insinuandosi tra i differenti paesaggi. Si sfumano i confini dall'uno al molteplice mentre l'ambiente viene attraversato e squarciato. Il dialogo tra visione, movimento e suono si adatta e riassesta ad ogni passaggio, come dopo un terremoto, quando bisogna ricostruire certezze andate in frantumi. Con le parole if - there - is - no - sun si evocano coloro che ci hanno preceduto e che hanno acceso altri soli, immaginando nuove possibili umanità.
Lasciateci arrivare in quel posto in mezzo ai nostri sogni, dove tutte le luci sono nostre. Facciamo sì che la nostra voce sia il nostro cibo. Possano i nostri pensieri essere muscolosi. Lasciateci arrancare nel nostro mare».
— estratti tradotti e reinterpretati, a partire da Ladan Osman Refusing Eurydice (Exiles of Eden-Coffee House Press 2019)
L'artista visivo e regista teatrale romano Luca Brinchi, la cantante e beatmaker italiana di origine liberiana Karima 2G aka Anna Maria Gehnyei e la performer e coreografa pugliese Irene Russolillo si incontrano nel 2020 a Roma, città in cui i tre hanno la propria base. Nel 2022 sarà presentato al pubblico lo spettacolo If there is no sun in cui convergono le esperienze e le visioni dei tre artisti che qui si mettono in gioco insieme per la prima volta.
Luca Brinchi è un artista visivo e un regista teatrale romano, attivo sulla scena contemporanea internazionale dal 2001. Concepisce ambienti virtuali in cui l’immagine video è attraversata dal linguaggio del corpo e del suono, per trovare possibilità di fusione tra queste espressioni, dapprima col collettivo Santasangre di cui è stato co-fondatore (Premio Ubu 2009, Premio ETI 2008, Premio Dante Cappelletti 2006), in seguito collaborando con numerosi artisti tra cui Jan Fabre, i coreografi Sang Jjijia e Jayachandran Palazhy, i registi Massimo Popolizio e Federico Tiezzi, la street artist Mp5 e il videoartista Daniele Spanò. Con quest'ultimo forma un duo artistico stabile dal 2014.
Karima 2G aka Anna Maria Gehnyei è una cantante e beatmaker italiana di origine liberiana. Passando dalle consolle delle maggiori discoteche italiane alla collaborazione col Network M2o, il suo debutto da solista risale al 2014, con l'album 2G (Soupu Music) incentrato sul tema delle seconde generazioni in Italia. La nuova fase, sancita simbolicamente dal brano Africa del 2016, apre anche a nuovi temi di respiro internazionale. Collabora con History Channel, Al Jazeera, Amnesty International. Attualmente scrive un libro per Fandango incentrato sulla sua biografia.
Irene Russolillo è danzatrice, coreografa e performer. Sviluppa da diversi anni una ricerca sulla vocalità e sul movimento, in creazioni dall'approccio ibrido e transdisciplinare, in cui collabora con artisti visivi, della musica e della danza. Dal 2014, ha ricevuto il sostegno di ALDES, del Network Anticorpi XL, dei network internazionali Crossing the sea e Crisol, del Festival Oriente Occidente, di cui è stata artista associata. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti come il Premio Equilibrio 2014 e il Premio Masdanza 2014 come migliore performer, il Premio Prospettiva Danza 2015, il CROSS Award nel 2019. Fa parte dal 2018 dell'Associazione culturale VAN che raggruppa a Bologna sette coreografe della scena contemporanea italiana.