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Muta Imago, Tre sorelle (foto Gaia Adducchio)
Muta Imago

Tre sorelle

12 settembre 2025, ore 21.00

Potenza, teatro F. Stabile

9 euro / ridotto 7 euro [acquista online]

Di Anton Čechov. Regia Claudia Sorace. Drammaturgia / suono Riccardo Fazi. Con Federica Dordei, Monica Piseddu, Arianna Pozzoli. Musiche originali eseguite dal vivo Lorenzo Tomio. Disegno scene Paola Villani. Direzione tecnica e disegno luci Maria Elena Fusacchia. Costumi Fiamma Benvignati. Per INDEX Valentina Bertolino, Francesco Di Stefano, Silvia Parlani. Ufficio stampa Marta Scandorza. Una coproduzione INDEX, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, TPE Teatro Piemonte Europa. In collaborazione con AMAT & Teatri di Pesaro per Pesaro 2024. Capitale Italiana della Cultura. Con il supporto di MiC | Ministero della Cultura. Immagine utilizzata in scena Arazzo Millefiori detto Arazzo dell’Adorazione (1530/35) courtesy Pistoia Musei (foto Antonio Quattrone). Foto © Gaia Adducchio.

mutaimago.com

Esiste almeno una cosa stabile su cui si fonda l’universo o non c’è nulla a cui aggrapparsi in questa catena di movimenti senza sosta in cui tutto è intrappolato?
— Karl Schwarzschild, fisico teorico, 1914


Se Olga, Maša e Irina fossero persone reali, non solo personaggi teatrali, sarebbero coetanee di Virginia Woolf e di sua sorella Vanessa. Forse una di loro, magari Maša, la sera, nel suo diario, scriverebbe parole simili a queste, che Virginia scrive nel suo tentativo di autobiografia del 1938:

«Fu così che Vanessa e io ci trovammo unite da una sorta di complicità segreta. In quel mondo pieno di uomini che andavano e venivano, in quella grande casa piena di stanze, io e lei formavamo un piccolo nucleo privato. Lo vedo come un piccolo punto focale, dove sono concentrate sensibilità, intensità e immediata comprensione reciproca, all’interno di quel grande, riecheggiante, guscio di conchiglia, che era la casa… Ogni giorno dovevamo lottare per tenerci strette cose che, di continuo, ci venivano sottratte o modificate.»

Abbiamo cercato in ogni parola delle Tre Sorelle dove risuonasse questa lotta, questo sforzo continuo di costruire un luogo inviolabile contro l’inevitabile scorrere degli eventi. Siamo partiti da loro tre, come indicato nel titolo, che non a caso le mette al centro di tutto: tre donne rimaste sole, nel vuoto pieno di echi di una casa lasciata da tutte e tutti.
 Ogni cosa è già successa, o forse deve ancora accadere, tra le pareti di un edificio sospeso nello spazio-tempo, ultimo rifugio nel cuore di un buco nero, sospeso in un eterno presente bloccato tra un passato da ricordare con nostalgia e un futuro che si fa fatica a immaginare. Da lì, dalla stanza principale della casa, da questo “piccolo punto focale” inizia la rivoluzione di tre donne che lottano disperatamente per cercare un senso, per scavalcare l’orizzonte degli eventi e rientrare nel mondo, per rispondere a una semplice domanda, che non a caso apre il dramma di Cechov: «Perché ricordare?». Come delle maghe o delle medium le sorelle mettono in campo strategie di sopravvivenza, vengono attraversate dalle voci e dai corpi dei protagonisti maschili, rivisitano momenti, luoghi e situazioni del racconto. Utilizzano la materia prima della ripetizione, della metamorfosi, dell’ambiguità e della frammentazione, per tornare all’infinito a dare vita a figure che appartengono ormai alla loro vita, al loro passato come al loro futuro, in un esercizio continuo di possessione e di esorcismo allo stesso tempo.

Muta Imago è un duo artistico formato da Claudia Sorace, regista e Riccardo Fazi, dramaturg e sound artist. La continua ricerca di forme e storie che mettano in relazione la sfera dell’immaginazione con quella della realtà presente, umana, politica e sociale, porta Muta Imago negli anni a investigare diverse forme di arti dal vivo: il teatro, la performance, il teatro musicale, la radio, con l’obiettivo di cercare sempre la forma migliore per indagare il rapporto tra l’essere umano, il suo tempo e il suo sentire. Vivendo ogni volta dell’incontro con tutte le persone che sono state, sono e saranno coinvolte nella realizzazione dei lavori. Da anni il duo sta portando avanti un percorso di ricerca sulla percezione del tempo e sulle possibilità che il teatro ha di formulare nuove modalità di racconto che indaghino le caratteristiche del rapporto tra tempo, memoria e identità. Fanno parte di questa ricerca gli ultimi lavori prodotti: Tre Sorelle (2023), Ashes (2022) e Sonora Desert (2021). Nel 2022 Muta Imago ha vinto il Premio Ubu per il miglior progetto sonoro e miglior attore protagonista (Marco Cavalcoli) per lo spettacolo Ashes; nel 2021 il progetto Radio India, co-ideato dalla compagnia, ha vinto il Premio Speciale Ubu e il Premio Rete Critica. Nel 2013 Muta Imago è arrivato finalista ai Premi Ubu con il progetto Art You Lost? Nel 2011 Claudia Sorace ha vinto il premio come migliore regia e migliore spettacolo con (a+b)3 al XXIX Fadjr Festival di Tehran. Nel 2009 Muta Imago ha vinto il Premio Speciale Ubu, il Premio della critica dell’ANCT e il premio DE.MO./Movin’UP. Nello stesso anno Claudia Sorace ha vinto il Premio Cavalierato Giovanile della Provincia di Roma e il Premio Internazionale Valeria Moriconi come “Futuro della scena”. Dal 2018 il duo è finanziato dal Ministero della Cultura come Impresa di produzione teatrale di teatro di ricerca e di innovazione. Nel triennio 2019–2022 Muta Imago è stato artista residente del Teatro di Roma, all’interno del progetto Oceano Indiano. A dicembre 2023 ha inaugurato al Centre Pompidou di Parigi l’installazione Bar Luna ideata assieme alla regista Alice Rohrwacher. Dal 2021 cura la direzione artistica di INDEX insieme a Daria Deflorian.