Tornata dal Cammino di Santiago, Maria trascorre l’estate a Sant’Arcangelo, nel Sud Italia, con il nonno rimasto vedovo, Pasquale. Qui, Maria stringe amicizia con Latif, un giovane migrante africano. Insieme, aiutano Pasquale a ristrutturare il vecchio forno sociale della moglie per fare il pane per tutta la comunità diventata multietnica. Il cortometraggio promuove pace, solidarietà, amicizia e integrazione nel quadro dei valori dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Note di regia
Un’Estate a Sant’Arcangelo è un progetto che nasce dal profondo desiderio di raccontare una storia di integrazione, amicizia e comunità in un piccolo borgo del Sud Italia, Sant’Arcangelo di Basilicata appunto. In un mondo sempre più frammentato dai conflitti e dalle divisioni, sentivo l’urgenza di creare qualcosa che proponesse una strada alternativa, la sola necessaria per la convivenza umana: quella della pace, della solidarietà e dell’integrazione. Questo cortometraggio è un omaggio al Sud, alla mia terra, la Basilicata, e alla bellezza delle sue tradizioni, ma anche un invito a guardare oltre i confini culturali e generazionali che spesso ci separano.
Per portare autenticità e verità alla narrazione, ho deciso di lavorare con attori locali non professionisti, scelti attraverso un apposito casting presso la sede ARCI di Sant’Arcangelo. Questo approccio ha permesso di coinvolgere direttamente l’intera comunità locale, portando in scena volti e storie vere. Il casting è stato un momento di grande scoperta: abbiamo incontrato persone straordinarie, ciascuna con il proprio bagaglio di esperienze e di emozioni, che hanno contribuito a dare vita ai personaggi del film. Ogni giorno sul set è stata un’esperienza di crescita e di arricchimento, sia per me che per gli attori.
La scelta di Sant’Arcangelo come location non è stata casuale. Volevo esplorare un luogo ancora sconosciuto dal punto di vista cinematografico, un borgo in via di spopolamento che riflettesse le sfide e le opportunità dell’Italia rurale contemporanea
Sant’Arcangelo, con la sua bellezza austera e le sue tradizioni radicate, mi è sembrato il luogo ideale per raccontare questa storia di rinascita e di speranza. Lavorare sul campo a Sant’Arcangelo ha significato immergersi nella vita quotidiana del borgo, comprendere le dinamiche della comunità e costruire rapporti di fiducia e di collaborazione con gli abitanti.
La produzione del cortometraggio è stata una straordinaria esperienza di collaborazione. Abbiamo lavorato duramente per ristrutturare il vecchio forno sociale, un simbolo di comunità e di condivisione, e per portare avanti le riprese in un contesto autentico e coinvolgente. Ogni dettaglio è stato curato con amore e dedizione, dalla scelta delle location alla preparazione degli attori, dal lavoro tecnico alla post-produzione.
Un’Estate a Sant’Arcangelo è un film che celebra la bellezza dell’integrazione e dell’amicizia, mostrando che un futuro migliore è possibile se siamo disposti a lavorare insieme e a superare le nostre differenze. Spero che questo cortometraggio possa toccare il cuore del pubblico e ispirare un dialogo aperto e costruttivo su ciò che significa davvero essere una comunità. Spero che possa sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Antonello Faretta è nato nel 1973 a Potenza. Il suo lavoro è caratterizzato da un profondo legame con la sua regione d’origine, la Basilicata, esplorandone la cultura, la storia e la vita della sua gente con una visione unica e poetica. Faretta lavora su progetti che mettono in risalto il ricco tessuto culturale della Basilicata, portando le sue storie a un pubblico internazionale. I suoi film sono apprezzati per il loro stile lirico, la profondità emotiva e il profondo rispetto per lo spirito umano e l’ambiente. Filmografia: Un’Estate a Sant’Arcangelo (Short film, 2024), Montedoro (2016, Feature film), Nessun Sole Sorge Senza l’Uomo (2013, Experimental), Il Giardino della Speranza (2011, Documentary), Transiti (2009, Documentary), John Giorno, Nine Poems in Basilicata (2007, Poetry film), Da Dove Vengono le Storie? (2003, Short film), Un Posto Tranquillo Illuminato Bene (2003, Short film), Il Rock ci ha Salvato la Vita (2003, Documentary), Venti (2003, Experimental), I Buoni Scrittori Toccano Spesso La Vita (2002, Documentary), Il Vento, la Terra, il Grasso sulle Mani (2002, Documentary).
Noeltan Arts. Cinema, paesaggio, ecologia e poesia. Da più di venti anni Noeltan Arts produce, promuove e distribuisce cinema artigianalmente. Sostiene e forma sguardi giovani, indipendenti e innovativi che si muovono tra paesaggio, ecologia e poesia. Produce, co-produce e distribuisce lungometraggi, cortometraggi e documentari destinati a cinema, tv e piattaforme e opere installative XR per musei e gallerie d’arte internazionali. Organizza eventi cinematografici e percorsi di formazione e alta formazione cinematografica.