Inbal Ben Haim, artista circense, e Domitille Martin, artista visiva e scenografa, collaborano da più di cinque anni nell’organizzazione del workshop “Crossfield of Circus and Visual Arts”.
In questo periodo, hanno avviato una serie di progetti, che si sono tutti concentrati sulla contaminazione continua tra circo e arti visive. Nel contempo, concentrandosi su corpo, materiale e spazio, hanno sviluppato congiuntamente un metodo di lavoro unico che riconosce e sfida i rispettivi fondamenti artistici.
Partendo dalla carta come materiale, introdurranno i partecipanti al workshop a questi metodi di lavoro ed esploreranno ulteriormente il potenziale di ispirazione tra queste due forme d'arte.
Il workshop è rivolto ad artisti circensi e artisti visivi/designer/scenografi, così come ad altri che lavorano visivamente con i materiali, mirando a creare incontri ed esplorazioni congiunte in questa intersezione.
Inbal Ben Haim, nato a Gerusalemme nel 1990, è cresciuto nella campagna israeliana. Dopo aver studiato arti visive, ha scoperto il circo nel 2004 al Free Dome Project e poi allo Shaba¬zi Circus. Il richiamo dell'altezza e il creare con il corpo l'hanno portata a specializzarsi prima nel trapezio statico, poi nel ricco minimalismo della corda aerea. Nel 2011 lascia la sua terra natale per seguire il suo percorso artistico in Francia, approfondendo la sua ricerca attraverso importanti incontri artistici e formativi: prima al Centre Régional des Arts du Cirque PACA – Piste d'Azur, poi al Centre National des Arts du Cirque a Châlons-en-Champagne, dove si è diplomata nel dicembre 2017 (29a classe di laurea). Nell'estate 2018, ha debuttato in Racine(s) (Root(s)). Allo stesso tempo, ha sviluppato un metodo di insegnamento del circo terapeutico e ha lavorato in vari contesti in Israele e Francia. Unendo circo, danza, teatro, improvvisazione e arti visive, Ben Haim ha creato la propria forma di espressione poetica. Ispirandosi in gran parte al legame umano reso possibile dal palco, dall'anello e dalla strada, mira a creare forti connessioni tra il pubblico e l'artista, l'intimo e lo spettacolare, la terra e l'aria, e il qui e là.
Domitille Martin è un'artista visiva che scolpisce materiali compositi e crea installazioni artistiche nello spazio. Il suo lavoro è ispirato dalla natura e si occupa della trasformazione di animali, piante, minerali e esseri umani. Dopo essersi diplomata all'École nationale supérieure des Arts Décoratifs di Parigi nel 2015, ha lavorato con artisti di performance e circo, dando vita a creazioni per artisti del calibro di Nina Harper, Kamma Rosenbeck e Quentin Folcher. Progetta le scenografie per gli spettacoli coreografici di Anna Rodriguez, Cie Le jardin des délices, e ha lavorato con Inbal Ben Haim in Racine(s). Dal 2018 è artista in residenza presso La Source, organizzazione no-profit, e ha preso parte nel 2019 al programma “Création en Cours” gestito da Ateliers Médicis e dal Ministero della Cultura francese. Nel maggio 2021 ha creato una monumentale opera su carta chiamata “La Tornade” con Alexis Mérat. È installata sotto il lucernario di Les Subsistances. Martin è vincitrice del premio Pierre Gautier-Delaye ed è stata in residenza alla Cité Internationale des Arts dal 2020 al 2021.