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Compagnia Xe, Variazioni su Giona (foto Lucia Baldini)
Julie Ann Anzilotti / Compagnia XE

Variazioni su Giona

8 novembre 2024, ore 21

Potenza, teatro F. Stabile

9 euro / ridotto 7 euro [acquista online]

Coreografia Julie Ann Anzilotti. Con Paola Bedoni e Giacomo Graziosi. Musiche originali Steven Brown e Luc Van Lieshout. Assistente alla coreografia Giulia Ciani. Scena Tiziana Draghi. Video Francesco Margarolo. Costumi Loretta Mugnai. Scultura da testa e albero Monica Sarsini. Luci Andrea Margarolo. Organizzazione Lorenza Tosi. Produzione Compagnia Xe. Con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di San Casciano Val di Pesa, Fondazione Toscana Spettacolo onlus. Foto © Lucia Baldini.

compagniaxe.it

Seconda riflessione danzata che prende ispirazione dal Libro del profeta Giona dalla Bibbia.
Giona, profeta dell'Antico Testamento, rifiuta l’ordine di Dio di recarsi a Ninive per predicare la conversione dei suoi abitanti. Testardamente, sceglie di imbarcarsi per andare nella direzione opposta. Improvvisamente il mare si alza e Giona, sapendo che è l’ira di Dio ad aver scatenato la tempesta, chiede agli uomini in barca con lui di gettarlo in acqua. A quel punto le onde si calmano ma viene inghiottito da un grande pesce e rimane nel suo ventre per tre giorni e tre notti, durante i quali prega Dio e gli promette di offrirgli sacrifici e adempiere i voti che gli ha fatto. «Allora l’Eterno parlò al pesce, ed esso vomitò Giona sull’asciutto».
Giona adesso obbedisce e si reca a Ninive, dove le sue parole portano i niniviti a ravvedersi e ad ottenere il perdono divino: questo fa adirare Giona, perché secondo lui dovevano essere puniti per tutto il male che avevano fatto. Ma Dio attraverso la nascita di un ricino che procura una forte commozione in Giona e, il successivo seccarsi della pianta che gli dà un grande dispiacere, fa comprendere al profeta cos'è la vera compassione.

Perché Giona, oggi? Scrive Julie Ann Anzillotti:
«Giona è un Libro illuminante sulla tendenza dell’uomo a voler sempre giudicare e puntare il dito verso gli altri – tema che, oggi, è molto attuale. La fragilità di Giona mi è risultata da subito simpatica e vicina. Ho trovato molto umano il suo personaggio: benché fosse coraggioso, un profeta, un uomo di Dio, aveva anche delle piccolezze e dei lati infantili che mi avvicinavano a lui. Anche quando Giona si commuove per il ricino che nasce in una notte e il giorno seguente si secca è qualcosa che succede a noi tutti: proviamo una forte emozione di fronte ad un evento della natura del quale noi non siamo in alcun modo artefici. D’altra parte, abbiamo difficoltà a sentire una vera compassione per le sofferenze di altri esseri umani.
La musica è intesa come paesaggio sonoro: sia la musica che il silenzio sono entrambi legati all’intimità del personaggio, ai suoi sentimenti portati in scena dai due danzatori Paola Bedoni e Paolo Piancastelli. La scena prende ispirazione da alcuni dipinti del pittore russo Nicolas de Staël (1914-1955) che riguardano il cielo, la terra e il mare. L’impianto visivo si avvale della collaborazione dell’artista e videomaker Francesco Margarolo che ha realizzato i video proiettati sull’elemento scenografico.»


Compagnia Xe. Il suo lavoro, in questi ultimi anni, è stato caratterizzato dall’attenzione al rapporto fra le problematiche descritte nei testi biblici e quelle che appartengono all’uomo contemporaneo. Il primo momento perfomativo di tale sostanziosa ricerca è stato lo spettacolo ...e d’oro le sue piume (2013) ispirato al Libro dei Salmi. In seguito, punto di partenza del lavoro C’è un tempo (2019) è stato il Libro del Qoelet. Infine, il Libro di Giona, già fonte di ispirazione per scrittori quali Carlo Lorenzini (Collodi) e Henry Melville, dal quale è nato lo spettacolo “ti sembra giusto adirarti così?” (2021). La Compagnia collabora, fin dalla sua nascita, con importanti artisti nel campo della danza, del teatro, della musica e dell'arte visiva. In questa produzione è stato importante l’apporto del polistrumentista e compositore Steven Brown, ex leader dei Tuxedomoon, che ha composto insieme al Luc Van Lieshout le musiche originali dello spettacolo. Francesco Margarolo, che ha disegnato e realizzato i video animazione, è il vincitore del Premio Interfaccia Digitale 2022 curato da HangartFest e ha ottenuto la menzione speciale nel festival Cinedanza 2022 di Drama Teatro. Paola Bedoni danzatrice storica della Compagnia Xe e coreografa e docente alla Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi di Milano”, con il suo fondamentale apporto creativo, espressivo e tecnico, in questa produzione è affiancata dal giovane danzatore Paolo Piancastelli.