Le storie della Terra hanno cambiato di natura e di scala: non scriviamo storie per raccontare la creazione o il corso del mondo, ma per scongiurarne la fine.
Eutopia nasce dal desiderio di esplorare un diverso paradigma di “fare insieme” attraverso un approccio ludico e multisensoriale. Come ri-costruire o de-costruire il nostro “fare”? Come vivere insieme dopo aver vissuto e fatto esperienza, in questi anni, di un lungo isolamento? Come coesistere con la pluralità delle forme attorno alla ‘natura’ senza per questo negare il nostro “essere umani”? Coniugando performance, installazione e game design, Eutopia rimette in discussione vecchi modelli biologici, ecologici e antropologici per trasformare il teatro in un grande tavolo di azione attorno a cui spettatrici e spettatori sono invitati a un’esperienza partecipativa i cui esiti, sempre differenti, siano il risultato dei loro singoli apporti peculiari. L’azione collettiva, fondante quanto effimera, diventa così strumento per delineare mondi possibili, che mettano al centro narrazioni e visioni in cui l’umano e il non-umano s’intreccino per ricomporre una frastagliata geografia di paesaggi multispecie in continua trasformazione. Privilegiando quell’arte di raccontare storie in cui gli esseri umani non siano al centro, ma non svolgano neanche il ruolo di intrusi contro i quali la ‘natura’ dovrebbe essere protetta, Eutopia coinvolge i partecipanti, li interroga e li rende partecipi delle storie non umane che scaturiscono dalla loro azione.
Trickster-p. Nato dall’incontro di Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl, Trickster-p è un progetto di ricerca artistica che si muove in un territorio di confine e contaminazione tra diversi linguaggi. Dopo una prima fase imperniata su una specifica ricerca sulla centralità e la fisicità del performer, nel corso degli anni Trickster-p si è allontanato dal concetto di teatro in senso stretto per indagare possibili segni espressivi trasversali che, tanto concettualmente quanto formalmente, siano il risultato della commistione di strumenti artistici estremamente eterogenei. La sua poetica è un invito allo spettatore ad aprire i propri spazi percettivi e a creare la propria realtà in un territorio di frontiera tra la visione interiore e la visione esteriore. Fra le sue opere più significative vi sono performance e installazioni tradotte in numerose lingue e presentate in oltre 30 Paesi in Europa, Asia, Australia, America del nord e America del sud; tra queste: Nettles (2018), Twilight_coreografia per la luce che muore (2016), Sights (2014), B_percorso sonoro a stanze attorno alla fiaba di Biancaneve (2012), .h.g. (2009), Come una preghiera (2007), La vita: avvertenze e modalità d’uso (2005). Oltre che nei lavori artistici, la vocazione sperimentale del progetto si è concretizzata nella creazione de la casa del tabacco, spazio di creazione e sperimentazione situato nel borgo di Novazzano, a pochi chilometri dal confine italo-svizzero. Trickster-p gode del sostegno di Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura, della Divisione della cultura del Canton Ticino, del Municipio di Novazzano e di numerose fondazioni pubbliche e private. Nel 2017 è stato insignito del prestigioso Premio svizzero del teatro; attualmente è compagnia residente al LAC Lugano.