L’incontro con Michele Di Stefano, al quale parteciperanno molti studenti delle scuole di danza, si muoverà attraversando il suo lavoro, la sua la poetica, riflettendo e pensando le continuità e le rotture del suo articolato lavoro di coreografo.
Una riflessione intorno all’irresistibile “desiderio di prossimità”, all’evento atmosferico che predispone ad alleanze e a nuove forme di intimità per la manifestazione della danza.
L’atmosfera è “un’articolazione sensibilmente e affettivamente avvertibile, e quindi esistenzialmente significativa, di possibilità vitali realizzate o non realizzate”.
Si tratta di considerare la danza come quella cosa che sta per produrre un’informazione ambientale che ancora non c’è, considerare ogni azione come un fare spazio, a diversi livelli di profondità, spazio atmosferico, spazio reale, proiezione, balistica eccetera. Si tratta di mettere i corpi — uno accanto all’altro — in condizione di prefigurare questa informazione in altri corpi e agire di conseguenza, mentre contemporaneamente si continua a produrre lo stesso segnale di potenzialità col proprio corpo. Potenzialità di uno spazio che viene, non darlo per scontato, deve essere un fatto che si realizza molto più che un gesto estetico.

Michele Di Stefano
What we all want
6 settembre 2023, ore 22.30
Potenza, Il Piccolo teatro | Cesam
ingresso libero
Incontro con Michele Di Stefano, coreografo / Leone d’Argento La Biennale danza, Venezia