Gianluca Caporaso e Francesco Scaringi, uno scrittore e un filosofo, si incontrano lungo i versi e i pensieri sul tempo. Il gioco consisterà proprio nel rincorrere il tempo, cercando, come si fa con le farfalle, di afferrare ciò che per sua natura risulta invece imprendibile.
Il tempo è la stoffa di cui siamo fatti e con esso facciamo i conti in ogni istante della nostra vita. Un protagonista capace di mettere alla prova filosofi, scienziati, artisti e scrittori sfidandoli a darne una definizione.
La performance è una fantastica avventura della parola, dei sentimenti e dell’immaginazione per tracciare uno schizzo che alluda al tempo, alla pluralità delle sue definizioni e dimensioni.
Come i Greci ci insegnano, gli incontri seguono le vie del caso e della necessità: gli incontri sono puramente casuali, ma fino ad un certo punto.
La performance prende spunto dal testo di Gianluca Caporaso “Tempo al tempo. Rime sulla vita che viene e che va” (Adrano Salani Editore, 2021) e dalle "riflessioni poetanti al tavolino di un caffè" che nello stesso tempo faceva Francesco Scaringi allo scopo di ascoltare le minime variazioni temporali del quotidiano, dialogo taciturno tra flusso interiore e percezioni esteriori.
Per arcane e misteriose ispirazioni i due si sono incontrati decidendo così di rimbalzarsi versi e parole per riprendere il filo di un discorso, che non potrà mai finire.
Gianluca Caporaso scrive storie e le racconta. Storie sue e storie di ogni provenienza, passate di bocca in bocca fino a oggi. È un lettore e un narratore, una persona che prova ad accendere fuochi di parole per radunare persone, trovare ragioni per camminare insieme, tessere trame di comunità. In gita per ogni luogo d'Italia, conduce laboratori di scrittura fantastica per bambini, educatori, genitori e organizza eventi di promozione della lettura e della narrazione. Nel settembre 2017 ha ideato a Potenza il festival La città delle infanzie. Per Salani ha già pubblicato la raccolta di poesie “Tempo al tempo. Rime sulla vita che viene e che va” (2021). Ultima sua produzione “Il signor conchiglia”(2022).
Francesco Scaringi. Laureato in filosofia e in sociologia, vive a Potenza ed è direttore artistico del Città delle 100 Scale Festival giunto alla quindicesima edizione, presiede l’associazione Basilicata 1799 con cui ha curato molti progetti di altissimo valore culturale e artistico tra cui "Arte in Transito", Estetica del virtuale. Ha insegnato filosofia e scienze umane presso il liceo “Rosa Gianturco” di Potenza. Scrive su vari giornali e siti internet prevalentemente su questioni culturali. È stato componente della Direzione e del Comitato tecnico-scientifico della Summer School “Mediterraneo, Identità e Alterità dell’Europa”, che si è tenuta tra Maratea e Matera. Come già si è giustificato in passato è privo di qualsiasi velleità letteraria e si scusa dell’azzardo dovuto più a pulsioni irrazionali che a una meditata riflessione.