Io esco è una performance da attraversare. Un allestimento da abitare. Un filo drammaturgico che mette in dialogo le opere di una fotografa, un’illustratrice, un videomaker, un sound designer, un illustratore e una compagnia teatrale. Un formato ibrido, anfibio, in grado di abitare spazi non convenzionali. Cos'è casa per un ragazzo e una ragazza oggi?
Non esiste una risposta univoca. Ognuno ha la sua. Intima e privata. Dove un ragazzo e una ragazza si sentono a casa all'interno della loro città? In quali luoghi? Quali sono i luoghi che frequenta? Cosa cerca?
Io esco traccia all'interno della città una mappa che non tiene conto di logiche di viabilità, di coefficienti di edificabilità, né delle percentuali di polveri sottili presenti nell’aria. Una mappa emotiva che racconta quando la città accoglie. Quando respinge.
Io esco pone i nostri passi a fianco a quelli di un gruppo di ragazze e ragazzi per registrare il ritmo delle loro suole, dove si fermano, dove accelerano, dove si fermano, dove saltano e dove è possibile togliere le scarpe per indossare un paio di ciabatte.
Babilonia Teatri è una formazione entrata con passo deciso nel panorama teatrale contemporaneo distinguendosi per un linguaggio che a più voci viene definito pop, rock, punk. I fondatori del gruppo, Enrico Castellani e Valeria Raimondi, compongono drammaturgie dall’incedere unico, sorta di litanie scolpite nelle contraddizioni dell’oggi, portate in scena con attitudine ribelle. Hanno indagato diverse angolazioni della vita di provincia, cristallizzandola come microcosmo di un dolore universale, affrontato con coraggio dissacrante. Coraggio che è valso al gruppo il prestigioso Leone d’argento della Biennale di Venezia. Babilonia Teatri si caratterizza per il suo sguardo irriverente e divergente sull’oggi che mostra i nervi scoperti del nostro tempo. Per uno stile fuori dagli schemi che intende il teatro come specchio della società e della realtà. Attraverso l’uso di nuovi codici visuali e linguistici esprime la necessità e l’urgenza dell’interrogazione, per far emergere conflitti e tensioni, con ironia e cinismo, affetto e indignazione.