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Cherish Menzo, Jezebel (foto Bas De Brouwer)
Cherish Menzo

Jezebel

12 settembre 2023, ore 20.30

Potenza, Il Piccolo teatro | Cesam

8 euro / ridotto 6 euro [acquista online]

Idea, coreografia e performance Cherish Menzo. Luci e coordinamento tecnico Niels Runderkamp. Musica Michael Nunes. Video Andrea Casetti. Costumi Daniel Smedeman. Drammaturgia Renée Copraij. Sguardo esterno Berthe Spoelstra, Christian Yav e Nicole Geertruida. Vocal coach Shari Kok-Sey-Tjong. Immagine Tatchatrin Choeychom. Coproduzione Frascati Producties. Responsabile produzione Bibi Scholten Van Aschat. Distribuzione e tour management Grip e Frascati Producties. International distribution A Propic – Line Rousseau, Marion Gauvent, Lara van Lookeren. Con il supporto di Amsterdam Fonds voor de Kunst. Grazie a Benjamin Kahn e al Centre Chorégraphique Le Château. Foto © Bas De Brouwer.

grip.house/maker/cherish-menzo/

La performance Jezebel trae ispirazione dalle “video vixen”, modelle iper-sessualizzate protagoniste dei video delle canzoni hip hop di fine anni Novanta e inizio anni 2000.
Tra scintillii d’oro, ritmi sincopati, abiti provocanti, l’immagine proposta da questo genere di filmati rafforza gli stereotipi associati alle donne nere, in un cortocircuito tra autodeterminazione e oggettificazione. Chiamate anche “hip hop honey” e “video girls”, le video vixen sono state oggetto di critiche severe e bollate come “jezebels”, “poco di buono” dell’epoca. Nonostante i testi espliciti (di solito scritti da uomini) e l’aspetto provocante, le loro performance hanno avuto una grande influenza sull’estetica del periodo e sulla popolarità dell’artista (maschio).
Jezebel rifiuta di essere definita dagli altri. Naviga nel panorama della cultura hip hop alla ricerca di modi per rivendicare la propria immagine.


Cherish Menzo è artista e performer olandese di origini surinamesi. Dopo la collaborazione con divers_ coreograf_ – Akram Khan Company, Leo Lerus, Hanzel Nezza, Jan Martens, Nicole Beutler, Benjamin Kahn, Lisbeth Gruwez, Eszter Salamon e Ula Sickle – inizia il suo percorso artistico votato alla decostruzione degli stereotipi di genere.

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