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Salvatore Laurenzana

S.P. 6x3 XL

16-25 settembre, ore 18.30-22.00

Tito zona industriale, Metaltecno

ingresso gratuito

Installazione fotografica ambientale

Si presenta come un codice, un enigma, un agglomerato spurio di lettere e simboli. Qualcosa di indecifrabile che si presta però al disappunto di chi guarda con la segreta promessa di una rivelazione, di un discioglimento felice.

È la nuova tappa del progetto fotografico Sôma Pneumatikón (S.P., “corpo spirituale”) che Salvatore Laurenzana conduce a partire dal 2017: nei dittici (6 foto in 3 dittici, moltiplicati per 3 teli) si dischiudono inaspettati paralleli tra il movimento vegetale di un arbusto che finge la permanenza e quello effimero di un passo di danza colto tra le scene del Città delle 100 scale festival. Natura e spettacolo: l’uno ci spiega l’altro, l’uno ci racconta cosa abbia ridestato il fotografo di fronte al proposito di generare un’immagine – ancora, permanenza e impermanenza, e la fotografia che ci conduce di fronte al piacere di scoprire la stessa meraviglia del fotografo e non semplicemente il cadavere di quella scoperta.

Questa volta S.P. è in cerca di un nuovo dialogo, forse una frizione, negli spazi industriali della Metaltecno di Tito Scalo. Ne acquisisce la statura “monumentale” e impalpabile al contempo, nella forma di una grande installazione ambientale (XL) su teli bianchi. Entra in risonanza con l’assertività dismessa di un’architettura industriale svuotata, in stasi. Lì dove la raggiunta armonia racconta anche di inquietanti corrispondenze di baudelairiana memoria.


Salvatore Laurenzana. È un fotografo/video maker professionista vive e lavora a Potenza che opera da sempre in Basilicata, impegnato in una costante "fotografia critica" della sua regione per quanto riguarda la natura delle condizioni industriali. Ma al suo attivo ci sono svariate mostre fotografiche in più parti del territorio anche nazionale. Grandissima sensibilità nel suo punto di vista che rendono le sue fotografie ed i suoi lavori video molto attraenti e interessanti. È stato il direttore della fotografia e l’autore del montaggio in entrambi i documentari sul petrolio realizzati insieme a Mimmo Nardozza, Mal d’Agri e Mal d’Agri 2019.