“Conselvatico – l’altro ordine delle cose” interpreta il tema dell’edizione 2018 del Festival —Fuori Dentro— con un esercizio di spaesamento.
L’azione si svolge nel piazzale dell’ex Cip Zoo di Potenza, negli anni dell’abbandono spontaneamente popolato da una variegata comunità di erbe selvatiche. Il carattere prevalente del sito è lo stridore: tra l’incombenza monumentale degli edifici industriali dismessi e la dimensione minuta del microcosmo delle piante, tra l’imperturbabile persistenza delle pareti di cemento e la vibrante fragilità delle erbe, in continuo cambiamento, sensibili a ogni variazione del tempo e dell’atmosfera.
È un luogo tutto racchiuso nel suo Dentro. È un paesaggio inevaso: perché recluso e dunque escluso dalla disponibilità di spazio fisico e dell’immaginario della città, e perché non ha ancora avuto risposta, è un paesaggio “in giacenza”.
Il Festival intende portarlo Fuori: pur restando dov’è, il piazzale sarà dislocato, guadagnando una posizione inedita nella città, in un gioco di ruolo tra centro e scarto, generandosi un ibrido inatteso e, con esso, offrendosi un’esperienza di sorpresa, scoperta, stupore.
Procederemo anche noi per stridore, accostando materiali, colori e luci fuori dall’ordinario. Il duetto Fuori Dentro si affianca ad altre coppie stridenti: spontaneo/addomesticato, docile/resistente, ordinario/irrituale, insicuro/accogliente, e così via.
“Conselvatico” è una festa di appaseamento, un gioioso rituale di radicamento, come le erbe che hanno deciso di abitare qui.
Luca Catalano e Annalisa Metta, architetti del paesaggio, lavorano insieme dal 2003, dal 2007 al 2018 come Osa architettura e paesaggio. Si occupano del progetto dello spazio aperto come luogo abitabile, della valorizzazione, ripristino o creazione di paesaggi: giardini, parchi, spazi pubblici urbani, permanenti ed effimeri. Affiancano al progetto attività di ricerca e didattica sul paesaggio contemporaneo.
Volumezero è uno studio di architetti e paesaggisti attivo dal 2007. L’approccio progettuale dello studio è teso alla ricerca del minimo impatto sul paesaggio. Gli utilizzi innovativi di spazi pubblici e luoghi urbani sottoutilizzati o marginali diventano elementi centrali degli interventi progettuali, definendo nuovi paradigmi del paesaggio urbano contemporaneo.