In un deserto d’agosto di una grande città, una donna matura, “stralunata” e sola, trascorre le sue notti insonni immersa nella lettura di romanzi dell’albo di fantascienza Urania. La mente fantastica di astronauti, navicelle, mondi diversi e lontani, finché un mattino un’estrema crisi di alienazione la porta a confondere le cose. Il suo spazio interiore, fratturato dall’insonnia, trasforma lo spazio esteriore in spazio siderale…
Urania d’Agosto – tratto da un testo dell’originale scrittrice Lucia Calamaro, già vincitrice di tre premi Ubu – possiede le qualità di un romanzo di formazione, dove un’umanità dolente, alle prese con esistenze fatte di solitudine, cerca rifugio dalla realtà in un altrove possibile: il desiderio.
«Un’opera che coniuga ritmo serrato e acute riflessioni filosofiche» (Luca Mirarchi, L’unione sarda). Adattata per le scene da Davide Iodice - affermato drammaturgo e poeta della scena teatrale napoletana - Urania d’agosto è, come afferma lo stesso Iodice: «un canto psichico». La stanza sul palcoscenico è a metà tra una camera d’ospedale e una stazione orbitante; la luce è azzurra come quella del pianeta Urano.
Spazio dove si dipana la dinamica tra Maria Grazia Sughi – attrice per cui è stato scritto il testo – e Michela Atzeni, coro corporeo e contraltare di un costante flusso di coscienza. Già presenze preziose dello spettacolo Sonnai. Continua Iodice: «ho lavorato con loro per operare una sintesi del testo non prosastica ma poetica (…). La metafora cosmologica funge come basso continuo; la casa è una stazione orbitante in cui i significati fluttuano. La solitudine dell’astronauta si rispecchia nella condizione ovattata e sbiadita dell’anzianità».
Lucia Calamaro si è formata a Montevideo e a Parigi, dove è stata allieva dell'attore, mimo e pedagogo francese Jacques Lecoq. Si avvicina al Clown prima con Philippe Gaullier, poi con l'argentino Gabriel Chame. Nel 2003 fonda una compagnia teatrale chiamata Malebolge. La consacrazione arriva con il progetto "L'origine del mondo. Ritratto di un interno", che vince tre premi Ubu nel 2012.
Davide Iodice fonda, nel 1992, con Marina Rippa, Raffaele Di Florio, Massimo Staich e altri artisti la compagnia Libera mente. Collabora con Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene, con Carlo Cecchi e con il Teatro di Leo. Lavora poi con il teatro pedagogico presso l'ospedale psichiatrico S.Maria della Pietà di Roma.Ha realizzato opere radiofoniche per Radio 3 Rai ed un cortometraggio sulle periferie in collaborazione con Roberta Torre, Pasquale Pozzessere, Giovanni Maderna.