desolante Romantica percezione della fine del mondo
Nel 2020 madalena reversa ha intrapreso una lunga ed intensa ricerca sul 1816, l’Anno Senza Estate, di cui Manfred rappresenta l’ultimo approdo. L’Anno Senza Estate fu causato dall’eruzione del Monte Tambora in Indonesia nel 1815, che sconvolse i modelli climatici di tutto il mondo portando ad un raffreddamento globale. La ricerca si è concentrata sulla copiosa produzione poetica dei giovani Romantici inglesi, scaturita in seno alla crisi climatica del 1816 e in stretta relazione con diverse letture in chiave ecocritica da parte di studiose e studiosi delle Environmental Humanities. I giovani Romantici non sapevano nulla di Tambora ma l’esperienza percettiva li aveva spinti a scrivere della Naturae a contemplare il mondo che stava cambiando intorno a loro, esprimendo idee e preoccupazioni estremamente connesse a diverse questioni ecologiche contemporanee.
La ricerca di madalena reversa crea un ponte di 200 anni, caratterizzato ieri e oggi da un sentire condiviso, nel terreno di una comune era geologica, l’Antropocene. Manfred nasce all’interno della fucina creativa del 1816 e ne è per sua stessa natura l’atto più estremo. In Manfred l’Antropocene sembra essere sull’orlo del suo tramonto, dove non è più solo la crisi climatica o la catastrofe ambientale ma la precarietà dilagante che riverbera e si espande in tutti gli ambiti dell’esistenza. Manfred è l’ultimo rituale di un’umanità consumata da sé stessa, agente di un rapporto con la Natura ossessivo, corrotto, sfregiato. Manfred incarna lo spirito del nostro tempo nel disgusto, nell’indigestione estetica, nel dolore, nell’amore irrimediabile, nella solida disperazione, e citando T. Morton, nel “cogito cavalcato dall’angoscia.
madalena reversa è un progetto artistico nato nel 2016 da Maria Alterno e Richard Pareschi, registi, dramaturg, attori e performer. Nel 2015 completano gli studi e ottengono il BA Hons in Acting dell’ University of Wales. Partecipano a workshop con Romeo Castellucci, Emma Dante, Chiara Guidi, Tage Larsen, Agrupación Señor Serrano, Claudia Castellucci. La loro ricerca si focalizza sulla forza estetica ed emotiva di luci, suoni, oggetti, corpi, che divengono orizzonte per composizioni e atmosfere che si collocano in una zona di intersezione tra teatro e visual arts, performance e installazione, dove l’unico elemento imprescindibile è la drammaturgia. Per i loro progetti collaborano con attori, performer, musicisti, registi cinematografici, fotografi.