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Ivano Troisi
Ivano Troisi

Tra la luce

18 novembre 2022, ore 18.00

Potenza, museo Dinu Adamesteanu

ingresso libero

Inaugurazione dell'installazione


ivanotroisi.com

L’artista Ivano Troisi (Salerno, 1984), uno dei nomi più promettenti della scena artistica italiana contemporanea, reduce dalla mostra Rethinking Nature presso il museo Madre di Napoli, ha chiesto di realizzare - nell’ambito della 14a edizione del Città delle 100 scale Festival” – un’opera site specific dal titolo "Tra la luce" per il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu”.
Non è la prima volta che Troisi si confronta con i reperti archeologici e, per tale motivo, ne comprende l’importanza e ne coltiva il rispetto, principi fondamentali della sua poetica, basata sull’indagine, la promozione e la valorizzazione dell’ambiente naturale. L’artista, svolgerà una ricerca storica e antropologica sul territorio, per arrivare a produrre un’opera che riprende la tematica dire/tacere, a partire dalla propria interpretazione della celebre frase del filosofo Ludwig Wittgenstein «Su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere». Il processo creativo lo vedrà porsi in dialogo con il contenuto del museo, ma anche con il contenitore stesso.


Ivano Troisi nasce a Salerno nel 1984, dove attualmente vive e lavora. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma, il suo lavoro parte dall’osservazione della natura per attuare un’analisi dei processi che ne caratterizzano trasformazioni e mutazioni. Tra le sue mostre più importanti troviamo: Palazzo Genovese, Salerno (2007); Se il dubbio nello spazio è dello spazio, MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma, a cura di Nemanja Cvijanovic e Maria Adele Del Vecchio (2014); Galleria Tiziana Di Caro, Salerno (2012 e 2014); Leggerezza della terra, Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno, un progetto della Fondazione Filiberto Menna – Centro Studi di Arte Contemporanea, a cura di Antonello Tolve e Stefania Zuliani (2014); Prima, Galleria Nicola Pedana, Caserta (2018); Ex voto, Museo Archelogico, Pontecagnano (2019); Il sussurro del mondo, Fondazione Plart, Napoli, a cura di Luca Beatrice (2020); Rethinking Nature, Museo Madre Napoli, a cura di Kathryn Weir e Ilaria Conti. Nel 2014 Troisi è stato nominato per il Prima Pagina Art Prize, il concorso promosso da Il Resto del Carlino e Quotidiano.Net, nell’ambito di Arte Fiera Bologna. Nel 2017 ha preso parte al programma di residenze per artisti BoCS Art Cosenza. Nel 2019 è invitato ad Open Dream Treviso, a cura di Flavio Arensi, Valentino Catricalà e Martina Cavallarin. Successivamente partecipa a varie collettive da ricordare: La potenza dell’arte contemporanea, Pinacoteca Provinciale di Potenza, a cura di Lorenzo Benedetti e Opere, idee, progetti, persone dalla collezione del Madre, Castello Macchiaroli, Teggiano (SA) a cura di Andrea Viliani e Silvia Salvati, è presente nella collezione “Doni” - Imago Mundi Luciano Benetton Collection e nell’Atlante dell’arte contemporanea a Napoli e in Campania, a cura di Vincenzo Trione (Electa, 2017), è citato nel testo edito da Exibart, 222 artisti emergenti su cui investire 2019.

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