Il laboratorio teatrale “Un corpo poetico e narrativo” è prima di tutto un metodo per conoscere il mondo. Il metodo si basa sulla capacità di mettere a fuoco gli oggetti e le persone, ma soprattutto le relazioni tra gli oggetti e le persone.
Il percorso stimola la produzione di stati emozionali, visivi, sonori, mirando al recupero di una propria coscienza di corpo, di conoscenze, autostima, memoria e comunicazione.
Lo strumento privilegiato è l’improvvisazione, cioè una sequenza di azioni nel corso della quale il tempo tra lo stimolo e la reazione è minimo.
Nel laboratorio si fanno reagire le conoscenze attraverso le emozioni. E viceversa.
Nel laboratorio i giudizi sono sospesi. Creare una situazione non giudicante è una condizione indispensabile perché ciascuno si accetti e accetti gli altri.
Antonio Viganò si forma alla Scuola d’Arte del Piccolo Teatro di Milano e all'École Jacques Lecoq di Parigi e si avvicina alla danza con Carolyn Carlson e Julie Anne Stanzak. Nel 1984 fonda con Michele Fiocchi il Teatro La Ribalta per il quale dirige spettacoli per l’infanzia e la gioventù vincendo cinque premi ETI Stregagatto. Fra il 1995 e il 2002 realizza tre spettacoli con la Compagnie de l’Oiseau-Mouche, la prima compagnia teatrale europea formata da attori professionisti in condizione di handicap. Firma regie in Russia presso il Teatro Giovane di Omsk, in Francia presso il Centre Dramatique Le Grand Bleu di Lille, in Svizzera presso il Theater an der Sihl e lo Schauspielhaus di Zurigo. Svolge attività di docenza presso Università, Teatri, Scuole di alta formazione, Master, fra i quali recentemente il Master Teatro nel Sociale della Sapienza Università di Roma e il Master in Imprenditoria dello Spettacolo dell’Università di Bologna. Nel 2009 si stabilisce a Bolzano dove fonda l’Accademia Arte della Diversità e dà vita a una compagnia professionale integrata che produce opere di alto valore artistico. Dal 2010 organizza la rassegna teatrale multidisciplinare “Corpi eretici” dedicata ai temi della diversità e delle molteplici possibilità di essere attori.
Nel 2015 l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro gli assegna il Premio della Critica. Nel 2018, insieme alla compagnia del Teatro la Ribalta - Kunst der Vielfalt, composta da dieci attori e attrici permanenti in situazione di disagio psichico, riceve il Premio Speciale Ubu “per la qualità della ricerca artistica, creativa e politica in ambiti spesso marginali e con attenzione capillare alla diversità”.