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Giuseppe Trautteur
Giuseppe Trautteur

Libertà in prigione

11 novembre 2022, ore 17.00

Potenza, Polo bibliotecario

ingresso libero

sezione Vertigini. Seduti sull'orlo di un abisso


Interviene
Ugo Erra, prof. associato di Informatica, sviluppo di sistema intelligenza artificiale – Unibas
C
onducono
Ermenegildo Caccese, docente di Fisica matematica UniBas
Francesco Scaringi, Città delle 100 scale festival

Una conversazione su mente, cervello, intelligenza artificiale e libera scelta

La libertà sembra essere il grande tema del momento. Nello scontro geopolitico si delinea un mondo che sembra dividersi in due blocchi uno che fa della libertà il suo valore fondamentale, l’altro invece dell’autoritarismo il modello. La parola libertà ha però significati differenti rispetto ai contesti di uso filosofico, politico, etico, economico, sociale e scientifico.
In particolare nella filosofia occidentale, dai suoi albori, vi è stato un confronto/scontro tra i fautori del determinismo (tutto accade secondo cause consequenziali) e la possibilità degli esseri umani di decidere e autodeterminarsi nelle scelte. Il problema si è ripresentato sotto varie forme e contesti, anche in ambito religioso e teologico con la questione del libero arbitrio o della predestinazione.
Con la nascita della scienza moderna il confronto tra determinismo e libertà diventa ancora più cogente, sino a oggi, tempi in cui gli scienziati indagano la nostra mente, sede della nostra autocoscienza, cercando di capire il funzionamento del cervello che produce i nostri pensieri e comportamenti, mentre si sviluppano potenti sistemi di intelligenza artificiale che condizionano profondamente il nostro modo di vivere.
Il festival ne discute con il prof. Giuseppe Trautteur a partire del suo libro Il prigioniero libero (Adelphi) con il contributo di Ugo Erra (Unibas), con un intervento dal titolo "Intelligenza artificale con le reti neurali, e del prof Ermenegildo Caccese (Unibas), per fare un punto sul dibattito in corso, cercando di rispondere a quesiti che vertiginosamente ci pongono sul baratro di un abisso etico e sociale o, che mettono in discussione, pensando a Kant, i tratti fondamentali che designano l’umanità. Tutti i nostri codici, sotto tutti i regimi, si basano sul principio di responsabilità e di libera scelta. Ma si dà il caso che oggi la comunità scientifica, nella sua stragrande maggioranza, non riesca ad attribuire alcun ruolo alla responsabilità.


Giuseppe Trautter. Fisico e informatico italiano (n. Napoli 1936). Conseguita la laurea in Fisica, ha sviluppato un grande interesse per la cibernetica e nel 1970 ha concluso il dottorato in Computer and Communication Sciences presso l’Università del Michigan. Tornato in Italia, ha dato inizio a una brillante carriera accademica: già professore straordinario presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Palermo, T. insegna Informatica teorica e Calcolabilità e complessità all’Università Federico II di Napoli. Accanto agli impegni didattici ha portato avanti un’intensa attività di studio e ricerca: è consulente scientifico per la casa editrice Adelphi sin dagli anni Sessanta e ha all’attivo numerose pubblicazioni. Tra queste, perlopiù articoli e saggi editi da importanti riviste o collane specializzate; si ricordano in particolare Limiting recursion and the arithmetic hierarchy (1975, con G. Criscuolo ed E. Minicozzi), Undici tesi sulla scienza cognitiva (2002), Some remarks about consciousness (2004) e A note on discreteness and virtuality in analog computing (2007, con G. Tamburrini) e Il prigioniero libero (2020). Curatore di testi quali Psiche e natura (2006, sul pensiero e sull’opera di W. Pauli) e Verso un’ecologia della mente (con G. Longo, trad. di Steps to an ecology of mind, di G. Bateson; ultima edizione del 2011), negli anni T. ha indagato gli aspetti filosofici del rapporto mente-macchina e ha dimostrato un particolare interesse per gli algoritmi evolutivi, la modellistica computazionale di sistemi biologici e le reti neurali ricorrenti. (Treccani)

Ermenegildo Caccese è stato ricercatore presso il Dip. di Matematica dell’Università della Basilicata. È membro dell’Istituto di Filosofia della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione S. Luigi. Ha svolto e svolge attività di ricerca sui fondamenti della teoria della relatività e della teoria dei campi classici. Si è occupato anche di storia e filosofia della scienza. Un elenco esemplificativo di lavori.
E. Caccese, V. A. Cimmelli, A. R. Pace. On a general definition for inertial theories of space and time. Hadronic Journal 24 (2001) 345-384.
E. Caccese, F. Guarracino. ‘Relativistic’ characterisation of the energy of soliton-like defects in continuous media. Chaos Solitons and Fractals 33 (2007) 1103-1116.
A. Afriat, E. Caccese. The relativity of inertia and reality of nothing. Stud. Hist. Phil. Mod. Phys. 41(2010)9-26.
E. Caccese. La teoria della relatività ‘in senso stretto’ nel primo manuale italiano di relatività, di Roberto Marcolongo. In Aspetti della matematica napoletana tra ottocento e novecento. G. Ferraro (Ed.). Aracne, Roma, 2013, ISBN-9788854860728.
E. Caccese. Sui fondamenti cognitivi del pensiero scientifico -il programma dell’Epistemologia Evoluzionista secondo Max Delbrück. In C. Taddei Ferretti (cur.), Scienza Cognitiva, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani, 2011. ISBN-9788861242586.
E. Caccese. La logica matematica e la sua funzione conoscitiva nelle lezioni di Bernard Lonergan. In C. Taddei-Ferretti (cur.). Ricerche lonerganiane offerte a Saturnino Muratore. Edizioni Istituto italiano per gli Studi Filosofici, Napoli 1016, ISBN-9788889946497.
E. Caccese. Nell’ombra della ‘casa di salomone’ – Riflessioni sull’origine della scienza moderna, tra utopia e volontà di potenza. In via di pubblicazione.