Della permeabilità dei corpi. Che diventano luoghi. Di geografie che traslocano segni. How to destroy your dance è una sfida contro il tempo dai toni pulp e dal gusto ludico.
Un manuale per il boicottaggio di ogni decoro coreografico tra accelerazioni impossibili e slow motion estremi. Francesca Pennini e i performer di CollettivO CineticO danno conto della loro creatività e doti espressive. È un gioco a essere, a sfidarsi e a mettere alla prova le proprie capacità e resistenza: che si tratti di tenere in spalle un uomo di ottanta chili e dire l'ave Maria in latino, oppure di fare un tot di giri di campo in un determinato tempo. O ancora di compiere oltre sessanta piroette di seguito o snocciolare le tabelline. CollettivO CineticO gioca e si mette alla prova e lo fa con un gusto sadico ma leggero che coinvolge lo spettatore. C'è voglia di vedere fino a che punto si può resistere, fino a che punto la sincronia dei corpi abbia una bellezza immutabile, quanto la variazione del ritmo possa influire sull'armonia di quei corpi che si muovono nello spazio come un solo elemento. Col rischio di ripetersi. Non si può che osservare come il gruppo di Francesca Pennini abbia dalla sua una capacità e una voglia di mettersi alla prova a tratti unici, come sappia declinare con leggerezza e ironia le proprie capacità espressive, non prendendosi sul serio, ma agendo con una serietà esecutiva che non fa sconti né a chi è in scena né a chi assiste, chiedendo un pari impegno e partecipazione, emotiva e di intelletto. CollettivO CineticO in How to destroy your dance si conferma un ensemble non solo affiatato, non solo ben assortito, non solo coeso, ma soprattutto una macchina da guerra che sa fare della danza ogni volta un linguaggio nuovo, un'esperienza imprevedibile per lo spettatore professionista come per colui che vi si imbatte nulla sapendo di Francesca Pennini e i suoi ragazzi.
CollettivO CineticO. Rigorosi e insubordinati, precisi e imprevedibili, eccentrici e spregiudicati. Sono gli artisti di CollettivO CineticO, formazione tra le più sorprendenti della nuova scena italiana, nata nel 2007 al crocevia tra danza, teatro e arti visive. La compagnia ha saputo imporsi nel panorama nazionale con originalità e creatività riformulando e rinnovando il linguaggio del teatro/danza. E’ diretto da Francesca Pennini, coreografa e danzatrice formatasi presso il Laban Dance Centre di Londra e coinvolge oltre cinquanta artisti provenienti da discipline diverse. La ricerca del collettivo indaga la natura dell’evento performativo con formati al contempo ludici e rigorosi. Uno dei caratteri salienti è l’ideazione di metodi di composizione e organizzazione del movimento in grado di incontrare corpi estremamente differenziati e dispositivi che discutono il rapporto con lo spettatore e la visione muovendosi dal palcoscenico ai luoghi urbani, dalle missioni mimetiche nella vita quotidiana a piattaforme virtuali. È compagnia residente del Teatro Comunale di Ferrara e all’oggi ha prodotto 51 creazioni ricevendo numerosi premi tra cui Jurislav Koreni! Award Best Young Theatre Director; Rete Critica 2014 come miglior artista, Danza & Danza 2015 a Francesca Pennini come miglior coreografa e interprete, nomination premi Ubu performer under 35, Hystrio Iceberg, Mess al Be Festival di Birmingham e riconoscimento Nazionale dei Critici di Teatro per il Teatro Danza tutti nel 2016, l’UBU 2017 come miglior spettacolo di danza e il Grand-Prix Golden Laurel Wreath Award for Best Performance al 58esimo Mess di Sarajevo per Sylphidarium Maria Taglioni on the Ground. Dal 2013 la compagnia è sostenuta dal ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal 2015 dalla Regione Emilia Romagna e dal 2016 è international artist del network Apap advancing performing arts project, presentati da Centrale Fies / Festival Drodesera. I lavori sono stati presentati in Austria, Belgio, Bosnia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Perù, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Taiwan e via live streaming negli USA e in Corea.